Ambasciata Usa a Gerusalemme, rivolta a Gaza

Feriti durante le proteste trasportati dai medici palestinesi.(ANSA/AP Photo/Adel Hana)

ROMA. – Esplode la rabbia dei palestinesi nel giorno dell’apertura dell’ambasciata Usa a Gerusalemme. Violentissimi scontri stanno infiammando il confine tra Gaza e Israele, con un bilancio di morti e feriti che continua drammaticamente a crescere ora dopo ora. A metà giornata, il ministero della Sanità della Striscia conta almeno 16 vittime e oltre 600 feriti. Tensioni e violenze si registrano anche in Cisgiordania.

Hamas ha portato migliaia di manifestanti nei pressi dei reticolati e ha diffuso volantini con le mappe dei villaggi israeliani di confine con l’obiettivo, denuncia Israele che parla di “operazione terroristica”, di aprire brecce nei recinti e infiltrare i dimostranti in territorio ebraico. L’esercito già ieri ha inviato rinforzi in vista delle proteste e oggi ha risposto aprendo il fuoco al lancio di pietre, molotov e al tentativo di sfondare la barriera difensiva.

La cerimonia di inaugurazione dell’ambasciata americana – condannata da larga parte della comunità internazionale – si terrà alla presenza della foltissima delegazione arrivata da Washington (ci sono anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner) e dell’intera leadership dello Stato ebraico.

Donald Trump, che ha definito su Twitter quello di oggi come “un grande giorno per Israele”, potrebbe intervenire in collegamento. Mentre il capo di al Qaeda Ayman al Zawahiri, in un messaggio video intitolato ‘Anche Tel Aviv è terra di musulmani’, ha invocato il jihad contro gli Stati Uniti e Israele e invitato i musulmani a prendere le armi.

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