Commercio segna il passo, soffre anche l’e-commerce

E-Commerce

ROMA. – Nemmeno l’e-commerce si salva dalla debolezza dei consumi che segna l’inizio del 2018. Le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,3% nel primo trimestre rispetto al periodo precedente, secondo gli ultimi dati dell’Istat, e le difficoltà colpiscono, per la prima volta, anche il web.

Gli acquisti on line registrano +0,4% rispetto al primo trimestre 2017, nel risultato peggiore dall’inizio delle serie storiche, che per queste statistiche risale al 2016. Si tratta di una brusca frenata per un settore cresciuto l’anno scorso del 2,4% e del 6,3% nel 2016. Inoltre a marzo, l’e-commerce vede addirittura il segno meno, con una flessione dello 0,3%.

Nel complesso, le vendite scendono dello 0,2% a marzo rispetto a febbraio e aumentano del 2,9% rispetto al 2017. Succede così che il commercio tradizionale batte quello su Internet. Si tratta di una “vittoria” dovuta soprattutto alla spesa alimentare per la Pasqua, caduta quest’anno il primo aprile, che fa volare gli acquisti di cibo (+7,5% sull’anno) e va a vantaggio soprattutto della grande distribuzione, a partire dai discount (+11,2%) e dagli ipermercati (+10,2%).

La grande distribuzione, stima l’Unione nazionale consumatori, è l’unico comparto che ha superato i livelli di vendite pre-crisi e ha valori superiori del 12,6% rispetto a marzo 2008. I consumi complessivi sono, invece, ancora inferiori dello 0,5% rispetto a dieci anni fa mentre i piccoli negozi hanno perso, in quest’arco di tempo, il 10,8% dei loro incassi.

Alla luce di questi dati, si rinnovano gli appelli a annullare l’aumento dell’Iva, che scatterebbe nel 2019. La Confcommercio segnala un “complessivo indebolimento della ripresa” e invita a “ridurre gli elementi d’incertezza che portano le famiglie a guardare con preoccupazione al futuro”.

Mentre la Coldiretti ribadisce che “con la ripresa dei consumi ancora incerta occorre scongiurare il previsto aumento dell’Iva per non cadere in una pericolosa fase di recessione”.

“Al netto dell’effetto Pasqua, si registra ancora una crisi nera dei consumi in Italia, – commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – e lo dimostrano le vendite dei beni non alimentari che su base annua continuano a registrare numeri drammatici e calano a marzo del -0,8% in valore e -1% in volume”.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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