Delinquenti entrano nel parcheggio del Civ-Caracas, spari e tanta paura

CARACAS – Poteva essere una tragedia. Fortunatamente è stato solo un grosso spavento. Alcuni delinquenti – una decina, forse di più, forse di meno – sono entrati nel parcheggio “Carlos Heny” del “Centro Italiano Venezolano” di Caracas dalla collina adiacente, quella in cui vi sono i depositi dell’acqua. Erano quasi le 10 di sera e, come sempre a quell’ora, nel parcheggio vi erano solo poche auto. I delinquenti che hanno fatto irruzione nel sodalizio italo-venezuelano hanno avuto appena il tempo di derubare due giovani soci. Infatti, grazie al tempestivo intervento del personale di sicurezza e l’immediata azione di “Polibaruta”, sono stati costretti alla fuga. Gli agenti della Polizia di Baruta, appena ricevuta la telefonata di membri della Giunta Direttiva, sono intervenuti seguendo le procedure proprie degli organi di sicurezza.

– Conclusi gli allenamenti, come ogni sera – ha raccontato Vittorio Rezzin, socio del Civ e atleta della squadra “Master di Nuoto” -, mi stavo recando al parcheggio nei pressi del “parco giochi” per tornare a casa. Ero già in alto sugli spalti della piscina olimpica, al livello del “Parco Infantile” quando ho sentito il primo sparo, seguito poco dopo da altri e una voce femminile chiara che ha gridato: “Correte!”. Tutto sarà durato qualche minuto, un attimo; ma a me è sembrato un’eternità. Poi ho saputo che erano entrati dei delinquenti e che a una giovane socia era stato rubato il telefonino e la borsa.

Nonostante le misure di sicurezza applicate dalla Giunta Direttiva, come già avvenuto in passato anche a piena luce del giorno, non sempre è possibile evitare che delinquenti entrino nel perimetro del “Centro Italiano Venezolano” per derubare soci e oggetti di valore nelle auto parcheggiate.

– Verso le 9:30, le 10 di sera, alcuni malviventi sono entrati nel parcheggio “Carlo Heny” – ha detto alla Voce Carlos Villino, presidente del sodalizio -. Non si sa quanti erano. Sei di questi, hanno circondato una giovane socia del nostro Associazione togliendole la borsa e il telefonino. Altrettanto è accaduto a un altro giovane che in un primo momento si era negato a consegnare il borsone. A questi, che si era nascosto pare addirittura che gli abbiano sparato. Il personale di vigilanza che si è accorto di quanto stava accadendo è intervenuto opportunamente. Fortunatamente, nonostante i malviventi abbiano sparato, non vi sono stati feriti. Avvisata immediatamente la polizia, questa è arrivata in questione di minuti. Ma i delinquenti si erano già dileguati. Abbiamo fatto un giro di perlustrazione senza rilevare danni alle mura di recinzione. I delinquenti sono entrati dalla collina in cui vi sono i depositi d’acqua. E per la stessa via sono fuggiti. Siamo preoccupati e possiamo assicurare che applicheremo controlli di vigilanza ancora più severi per assicurare l’incolumità dei soci. Abbiamo chiesto alla polizia più protezione.

Il presidente del Centro Italiano Venezolano ha sottolineato alla Voce che la sicurezza dei soci è sempre stata una priorità. Purtroppo, lo sappiamo tutti, la criminalità è dilagante e l’impunità con la quale possono agire i malviventi non aiuta. Oggi, nonostante l’impegno della Giunta Direttiva, e le sempre maggiori misure di sicurezza, solo si può sperare che fatti del genere non accadano più. Nessuno, comunque, può assicurarlo.

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