Ministro Reverol conferma la morte di Oscar Pérez

Néstor Reverol afirmó que el ejército colombiano recluta venezolanos para propiciar violencia y utilizarla como un falso positivo por el Gobierno de ese país
Néstor Reverol afirmó que el ejército colombiano recluta venezolanos para propiciar violencia y utilizarla como un falso positivo por el Gobierno de ese país

 

Confermata la morte di Oscar Pérez
Confermata la morte di Oscar Pérez

CARACAS – E’ arrivata la conferma ufficiale: Oscar Pérez, 36 anni, ex poliziotto della scientifica, é stato ucciso durante uno scontro a fuoco con le Forze dell’Ordine. Il ministro degli Interni, Nestor Reverol, ha confermato durante una conferenza stampa ció che sulla rete sociale era “vox populi” fin dalle prime ore dell’alba.

Il ministro non ha dato molti dettagli dell’operazione di polizia. Si é limitato ad affermare che la scoperta del luogo in cui era nascosto Oscar Pérez é stato il prodotto di una lunga indagine e che l’ex ispettore della “scientifica” sarebbe morto durante un lungo scontro a fuoco.

Stando alla testimonianza dello stesso Oscar Pérez, in video postati nella rete, sarebbero stati impiegati mezzi blindati e lancia-granate. Insomma, Polizia Bolivariana, Cicpc, Guardia Nazionale avrebbero fatto uso di tutto il loro arsenale a loro per obbligare gli insorti alla resa. Il risultato, invece, é stata la morte di tutti gli integranti del nucleo comandato da Oscar Pérez.

Stando al Ministro Reverol, nello scontro a fuoco sarebbero morti anche due agenti e Heiker Vásquez, integrante di un “colectivo”. Sarebbero poi stati arrestati, nel corso delle indagine che hanno condotto alla scoperta del “covo” di Oscar Pérez, Jonaldy Javier Deyón González, Juan Carlos Urdaneta Marcano,  Eva María, Laura Vanessa Ruíz, Antonio José Pérez Cisneros e Williams Alberto Aguado Sequera.

Pérez, Nemico Pubblico N. 1

Le notizie s’intrecciano e si accavallano. Di certo c’é solo la versione ufficiale. I video postati da Oscar Pérez e che hanno fatto il giro del mondo racconterebbero peró un’altra storia.  Infatti, lo stesso Oscar Pérez avrebbe denunciato l’attacco delle Forze dell’Ordine mentre, ormai aceerchiato e senza alcuna possibilitá di fuga, era in corso il negoziato per la resa.

Molte le dichiarazioni indignate di esponenti dell’Opposizione e di Ong che hanno condannato l’azione della polizia. C’é addirittura chi, come il connazionale in esilio Antonio Ledezma, Henrique Capriles Radonski, David Molanski, Luisa Ortega Díaz e Simón Calzadilla, parlano di una “esecuzione di Stato”.

Oscar Pérez, il “poliziotto anti-Maduro”, è stato scoperto in una località di El Junquito dopo circa sette mesi dalla sua prima azione. Pérez era balzato agli onore della cronaca per aver sorvolato in elicottero la capitale nonostante le ferree misure di sicurezza, e aver lanciato granate sull’edificio della Corte Suprema di Giustizia.

Era poi diventato uccel di bosco. L’ultimo colpo grosso era stato l’assalto di un’unità della Guardia Nazionale. Dopo aver neutralizzato gli agenti, aveva rubato armi da guerra dall’arsenale. Allora il presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, lo aveva dichiarato Nemico Pubblico N. 1.

 

1 comments

Perché la popolazione non è scesa nelle strade per questo che sembra un omicidio di stato? ? Soprattutto per una persona che si è immolata per garantire diritti sacrosanti a tutti i venezuelani? Per quello che è successo nei mesi scorsi, i venezuelani non sembrano aver paura di scendere in piazza. C’è qualcosa di strano in questa vicenda, come tutte le cose in America latina. Non bisogna precipitarsi. Maggiori informazioni da canali non governativi, ma neanche filo statunitensi.

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