Vicente Díaz: “Il governo non vuol sapere di affrontare la crisi umanitaria”

Vicente Díaz  sostiene che “il governo si oppone alla discussione sul tema della crisi umanitaria perché crede che sia un preambolo per una invasione estera”
Vicente Díaz sostiene che “il governo si oppone alla discussione sul tema della crisi umanitaria perché crede che sia un preambolo per una invasione estera”

CARACAS. – A pochi giorni dal nuovo incontro tra governo ed opposizione in Repubblica Dominicana, Vicente Díaz ha informato che il governo non vuole affrontare il tema della crisi umanitaria.

“Il governo si oppone alla discussione di questo tema perché crede che sia un preambolo per una invasione estera “ha riferito Díaz, ex membro del Cne.

Díaz ha detto che i delegati filogovernativi presenti alla riunione preliminare della scorsa settimana, insistono che non c’è crisi umanitaria nel paese. E negano che ci sia scarsità di cibo e medicine, una situazione, tra l’altro, che si è aggravata nel 2017.

Comunque, secondo Díaz e malgrado la titubanza del governo, questo tema sarà discusso con i cancellieri che accompagneranno l’iniziativa di dialogo.

L’esito del negoziato dipenderà da entrambe le parti

Díaz crede che l’esito del negoziato dipenderà dall’interesse “genuino” di entrambe le parti per raggiungere un accordo. E all’accordo – continua Díaz – ci si deve arrivare con una metodologia adeguata che assicuri i termini e il follow-up. Un accordo saldo politicamente e sostenuto dal paese intero.

“Se c’è la volontà, ci sarà consenso. Finora, il governo è disponibile e su questo lo congratulo” ha affermato.

L’ex membro del Cne ha pure aggiunto che la coalizione del Mud si presenterà al tavolo del negoziato con una strategia che gli permetterà di presentare le sue richieste, e rispondere alle esigenze dei filogovernativi.

Riconoscere l’Assemblea Costituente è priorità per il governo

L’ex rettore del Cne ha informato che il governo ha incluso nell’ordine del giorno, il tema che la Anc venga riconosciuta come organo costituzionale da parte dell’opposizione. Ma si sa che questo è un argomento spinoso visto l’illegittimità di origine della Anc.  È noto che sia un organo voluto da Maduro per controllare il paese e messo in dubbio non soltanto dall’opposizione, ma anche dalla comunità internazionale.

Díaz ha ammesso che la Anc si è convertita in un pericolo per il paese perché è incostituzionale, eletta senza referendum previo come lo stabilisce la Magna Carta. Ma a questo riguardo non ha specificato come il Mud affronterà il problema.

Ha soltanto aggiunto che l’opposizione aspetterà che arrivi la data dell’incontro per far sapere “che cosa vogliono fare con la Costituente.”

Anche se ci sono stati momenti duri durante gli incontri preliminari, Díaz ha riferito che è prevalso il rispetto tra le parti. E ha chiesto a Maduro di moderare i toni del suo discorso e di non interferire nel lavoro che entrambi i gruppi stanno svolgendo.

Lascia un commento