Il giorno in cui é morto il calcio italiano

Gian Piero Ventura lascia il campo dopo l'eliminazione dell'Italia.
Gian Piero Ventura lascia il campo. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Buffon in lacrime.

 

CARACAS – Una serata da dimenticare per la storia del calcio italiano. L’Italia non va oltre lo 0-0 contro la Svezia e in virtù della sconfitta dell’andata certifica l’eliminazione nel play off. Sarà la Nazionale svedese a partecipare ai prossimi Mondiali di Russia 2018.

Per la terza volta nella storia gli azzurri non andranno alla kermesse iridata, i precedenti sono Uruguay 1930 e Svezia 1958. A caldo abbiamo chiesto ai tifosi italo-venezuelani il loro parere sulla Waterloo degli Azzurri.

“Una Federazione da rifondare da cima a piedi. Dispiace solo per i giocatori che si sono impegnati e dispiace sopratutto per Gianluigi Buffon che sperava nel record di sei partecipazioni al Mondiale” dice con un tono abbastanza amareggiato Antonietta Palumbo.

Mentre Mariano Moscaritolo spiega: “Inutile piangerci sopra è solo vergognoso uscire così e contro una nazionale come la Svezia che é molto inferiore alla nostra. Il calcio italiano umiliato da incompetenti messi li solo per distruggere la nostra nazionale. VERGOGNA! VERGOGNA!”

L’Italia ha partecipato a 14 edizioni consecutive del Mondiale. La debacle con la Svezia ci farà rivivere una situazione vissuta ben 59 anni fa, quella fu la prima e unica volta che l’Italia non si qualificò alla Coppa del Mondo. Era il 1958 e agli Azzurri bastava il pareggio nell’ultima partita del girone contro l’Irlanda del Nord per conquistare matematicamente il primo posto e la qualificazione.

Si giocava a Belfast, in un campo reso pesantissimo dalla pioggia e contro avversari che fecero di tutto per trasformare la partita in una vera e propria battaglia.

L’Irlanda del Nord riuscì a conquistare una clamorosa vittoria per 2-1 e scippò il primo posto agli Azzurri, usciti con le ossa rotte (in tutti i sensi) dallo stadio di Belfast. Anche quella volta c’era la Svezia di mezzo, il mondiale si disputava nel paese scandinavo.

Antonio Cantelmo é critico, ma cerca di trovare uno spiraglio da questa Caporetto Azzurra: “Non voglio mancare di rispetto ad una persona anziana, ma Ventura si é affidato a degli schemi ridicoli vedi il 4-2-4 contro la Spagna. La sua forma di giocare era troppo macchinosa e prevedibile. L’epilogo non poteva essere altro” – spiega Cantelmo, aggiungendo – “La Germania anni fa, dopo un Europeo disastroso, é riuscita a costruire un impero da una disfatta. Mi piacerebbe pensare che faremo lo stesso, almeno io spero questo”.

 

Dal canto suo Emilio Lungarella é critico dicendo: “Adesso si può dire che hanno rovinato anche la nostra amata nazionale ed i responsabili si guarderanno allo specchio domattina. E troveranno forse ancora le scuse per non essere seri, per non cambiare. Per noi italiani all’estero é una tristeza dover guardare il mondiale degli altri. É una cosa imperdonabile. Io sono certo che se la Svezia giocava nel campionato italiano il Benevento avrebbe conquistato i suoi primi tre punti in Serie A”.

Le lacrime di Gigi Buffon alla fine fanno molto male, soprattutto a lui. Che avrebbe meritato un ben altro epilogo di una carriera gloriosa come la sua. Ma è andata così, alla fine è successo davvero, siamo fuori dai Mondiali. Non accadeva dal 1958, i Mondiali di 60 anni fa.

Mario Russo quasi in lacrime per la scofitta e dopo aver visto il suo idolo in un mare di lacrime tuona dicendo: “Grazie Ventura per averci dato il “lusso” di veder gli altri giocare il mondiale! Grazie Tavecchio e compagnia bella per aver messo alla guida della nazionale un allenatore non all’altezza, che in carriera non ha vinto nulla, senza carisma e limitato tatticamente! Grazie a chi ha messo a capo della Federazione elementi incapaci, buoni solamente a pensare ai propri interessi senza pensare a come rimettere in sesto un movimento calcistico allo sbando!”

Anche Giovanni Del Cont dice la sua sulla mancata qualificazione degli azzurri: “Sinceramente non me la sento di condannare i giocatori, o perlomeno di condannare Buffon, Chiellini, Candreva e Jorginho che stasera mi sono sembrati in partita. Condanno, da juventino, giocatori oramai al capolinea come Barzagli e Bonucci e giocatori assolutamente mediocri vedi i vari Bernardeschi, Darmian, Gabbiadini e Parolo, ma sopratutto attribuisco un’enorme responsabilità al CT Ventura, un allenatore buono per le squadre di metà classifica della serie A, ma insufficiente per una Nazionale come l’italiana. Ventura non è mai stato in grado di dare un gioco a questa squadra, non solo con la Svezia, ma anche con Israele, Macedonia ed Albania, rivali assolutamente alla nostra portata. Su Tavecchio sarò conciso: personaggio squallido”.

Mentre Italo Guerra racconta: “La peggior Italia di sempre. Un disonore vedere che gli svedesi difendono meglio di noi. La Spagna e la Germania avrebbero rimontato 8 reti contro di loro. Non siamo riusciti a segnare un gol in 180′ minuti contro la Svezia. Ed ora mandiamo a casa il peggior commissario tecnico mai avuto e chi lo ha scelto”.

Dal canto suo, Angelo Mancuso ci dice: “Disfatta nazionale, una debacle sportiva, economica, sociale, una catastrofe senza precedenti, non può valere il ’58 con investimenti nel calcio che erano un miliardesimo di quelli attuali, non esiste che una nazione come l’Italia che nel calcio investe miliardi non partecipi ai mondiali! La FIGC va, dopo l’ecatombe di stasera va metaforicamente, rasa al suolo!

Florenzi si mette le mani nei capelli… come tutti i tifosi.

Roberto Esposito analizza la situazione dicendo: “Penso che la Nazionale dovrebbe trarre qualche insegnamento dalla débacle della nazionale francese che non riuscì a qualificarsi ai Mondiali 1994. Grazie a quel fallimento, e a dei sacrifici mirati, vedi Cantona e Papin, i Bleus riuscirono a costruire l’ossatura incredibile della squadra che vinse i Mondiali del 1998 e l’Euro 2000”.

Infine Claudio Leone ci dice: “Questo é terribile! Questa situazione é una debacle non solo per la nazionale, ma anche per la Serie A! Non so se qualificarla peggio di calciopoli! Mi sento malissimo per la mancata qualificazione degli azzurri, tu come italo-venezuelano sai cosa significa per noi la nazionale. Chi poteva immaginarsi una situazione simile, io ci ho creduto fino alla fine. Ho detto sarà difficile, però almeno un gol lo facciamo, poi sarà più facile. Però poi vedendo la gara nulla, attaccavano ma non avevano le idee chiare”.

Tra pochi mesi vedremo il Mondiale degli altri: dopo 60 anni siamo di nuovo fuori. Per chi vi scrive una vergogna calcistica intollerabile, una macchia indelebile. A casa noi, ma anche chi non ci ha portato in Russia e chi l’ha scelto. Diciassette anni fa Dino Zoff si dimise dopo una finale europea persa al golden goal: non sopportò il giudizio poco lusinghiero di Berlusconi, che non aveva incarichi specifici, e la chiuse lì. Tre anni fa il presidente Abete e Prandelli non ressero al crac brasiliano.

E’ finita. Apocalisse, tragedia, catastrofe. Chiamatela come vi pare! Una cosa é certa: il nostro calcio è in grave crisi ma non è inferiore a quello svedese, né a quello svizzero.

(Fioravante De Simone)

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