Di Maio difende polizia e Raggi, ma Fico si dissocia

Migranti sgomberati, è scontro
Migranti sgomberati, è scontro

ROMA. – Lo sgombero di via Curtatone mette nell’occhio del ciclone la giunta Raggi e riapre le tensioni dentro M5S tra i due possibili candidati premier grillini Luigi Di Maio e Roberto Fico, stavolta sull’uso della forza sui migranti a piazza Indipendenza. Il vicepresidente della Camera difende la sindaca affermando che “si deve occupare dei romani prima che dei migranti” e si schiera anche al fianco dei poliziotti: “Non possiamo vedere scene di guerriglia come quelle di ieri e poi alla fine accusare e mettere sotto inchiesta i poliziotti e la Polizia di Stato per una frase”.

Visione agli antipodi di quella del presidente della Vigilanza Rai che non si sente “rappresentato da uno Stato” che carica i rifugiati. La posizione “legalitaria” di Di Maio allinea M5S sulla Lega, da ieri schierata a spada tratta nella difesa della polizia e per una politica di sgomberi contro le occupazioni. “Lo Stato – sostiene il candidato premier in pectore M5S – si deve far rispettare e la polizia ha fatto di tutto per evitare il peggio. Se c’è un immobile occupato abusivamente da migranti rifugiati in Italia è giusto che vada sgombrato”.

Sostenendo l’operato delle forze dell’ordine il vicepresidente della Camera appoggia anche le scelte del Comune di Roma, accusato dalla sinistra di non aver cercato soluzioni alternative allo sgombero, nonostante lo stabile fosse occupato da quattro anni. “Prima i romani, poi gli immigrati”, è l’ordine delle priorità di Di Maio per il quale non si può “ancora una volta usare questa questione contro la Raggi”, già al centro di nuove polemiche per l’ennesimo cambio in giunta.

Sindaca che si difende sostenendo di aver fatto “il proprio dovere” e contrattaccando la Regione Lazio e “il vergognoso scaricabarile” in atto tra le istituzioni. Ma l’uscita di Di Maio non mette d’accordo i grillini, a partire da Fico, leader dell’area “ortodossa” del movimento”. “Uno Stato che si organizza in questo modo – afferma per sgombrare da un palazzo abitato da bambini, donne e uomini che hanno oltretutto lo status costituzionale di rifugiati – ha scritto Roberto Fico su Fb – è uno Stato che non mi rappresenta. La mediazione culturale e il dialogo si attuano ad oltranza”.

E il maldipancia tra i grillini emerge anche da un altro post su fb del senatore Nicola Morra per il quale il Movimento deve essere “gandhiano, contro la violenza sempre e ovunque”. Mentre M5S si divide, la sinistra attacca la “deriva leghista impressionante” dei grillini e incalza il Viminale chiedendo chiarimenti sull’uso della forza.

Il Pd, dal canto suo, cammina sulla linea sottile tra l’attacco politico alla giunta Raggi e la difesa del ministero dell’Interno. Ma il presidente dem Matteo Orfini è critico con le forze dell’ordine. “Il Comune di Roma è inesistente”, è la premessa di Orfini che però giudica “inadeguata anche la gestione da parte delle forze dell’ordine” nell’eseguire lo sgombero. “Non si risponde alla povertà con le cariche e con gli idranti”, afferma l’ex commissario del Pd di Roma.

(Di Cristina Ferrulli/ANSA)

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