Parolin: “Mosca può aiutare alla soluzione della crisi in Venezuela”

Card. Parolin

ROMA – La Russia di Putin potrebbe essere una pedina importante nella scacchiera diplomatica internazionale per favorire un avvicinamento tra il governo del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, e l’Opposizione rappresentata dal Tavolo dell’Unità Democratica. Ne è convinto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano.
– La Russia – ha sostenuto il cardinale Parolin al termine del suo incontro con Serghiei Lavrov, capo della diplomazia Russa – può aiutare a superare un momento difficile che si protrae da parecchio tempo perché ha tradizionalmente legami con quel Paese e può favorire il negoziato e la trattativa, che sono le uniche strade che la Santa Sede vede per uscire dalla crisi.
Il ministro Lavrov, a sua volta, ha sottolineato l’importanza che “tutte le forze esterne richiamino le parti alla pacificazione nazionale tenendo conto di tutti gli interessi della popolazione”.
– Chi punta alla contrapposizione, senza escludere le minacce di intervento – ha commentato Lavrov sottintendendo le intimidazioni del presidente nordamericano Donal Trump -, silura i tentativi di pace in Venezuela.

Deputata Renata Bueno

E intanto la politica in Italia continua a seguire con interesse e preoccupazione le vicende venezuelane. Renata Bueno, giovane deputata eletta nella Circoscrizione America Meridionale, ha definito “un affronto alla democrazia”, lo scioglimento del Parlamento venezuelano ad opera della assemblea costituente voluta da Maduro
– Così – ha sottolineato la deputata – si mettono a rischio i diritti individuali e il funzionamento delle istituzioni del Paese.
Quindi, ha spiegato di aver ricevuto una telefonata dell’ex presidente del Parlamento Julio Borges, con cui mantiene ottimi contatti.
– Per i venezuelani e per tutti gli italiani che vivono lì – ha affermato Bueno -, stiamo attenti alla situazione e insieme alla comunità internazionale siamo pronti ad aiutare a ripristinare la democrazia e a eliminare qualsiasi possibilità di un regime dittatoriale.

Lascia un commento