Scuola: Intercultura, 2.100 posti per studiare all’estero

Intercultura, 2.100 posti per studiare all'estero
Intercultura, 2.100 posti per studiare all’estero

ROMA. – E’ già disponibile sul sito di Intercultura (www.intercultura.it) il nuovo bando di concorso 2018-19 per trascorrere un intero anno scolastico, un semestre, un trimestre, un bimestre o 4 settimane estive in uno dei 65 Paesi di tutto il mondo dove la Onlus promuove i suoi programmi. In palio, un numero sempre maggiore sia di posti a disposizione sia di borse di studio totali o parziali: rispettivamente più di 2.100 i posti disponibili e 1.500 le borse, tra quelle sponsorizzate e quelle messe a disposizione da Intercultura.

Il bando è rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori nati tra il primo luglio 2000 e il 31 agosto 2003. Le 1.500 borse di studio parziali o totali, di cui circa la metà provengono dall’apposito fondo di Intercultura, consentono la partecipazione ai programmi da parte degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse totali che coprono il 100% della quota di partecipazione, a quelle parziali che coprono una percentuale variabile tra il 20% e l’80% della stessa).

Le altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, saranno messe a disposizione grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali. L’elenco verrà continuamente aggiornato da metà agosto in poi sul sito. Per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno.

Il Ministero dell’Istruzione ha chiarito (nota 843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono “parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono “valide per la riammissione nell’istituto di provenienza”. Inoltre, le esperienze di studio all’estero sono equiparate ai progetti di Alternanza Scuola Lavoro: per riconoscerle contano le competenze acquisite e il parere del Consiglio di Classe.

Gli studenti potranno iscriversi al concorso tra il primo settembre e il 10 novembre per aggiudicarsi un posto tra i programmi scolastici proposti e una delle borse di studio. Per ricevere tutte le informazioni sui programmi, è possibile già da ora consultare sul sito i recapiti dei volontari di 155 città in tutta Italia e, a partire da settembre, l’elenco degli incontri pubblici organizzati sempre dai volontari di Intercultura.

“I benefici e le competenze che si acquisiscono attraverso i programmi di mobilità individuale – spiega una nota – sono sempre più conosciuti tra gli studenti e le famiglie italiane, tanto da spingere lo scorso anno oltre 7.000 adolescenti a tentare il concorso”.

Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio sull’internazionalizzazione delle scuole promosso dalla Fondazione Intercultura (www.scuoleinternazionali.org), condotta su 900 ex partecipanti partiti tra il 1977 e il 2012, l’83% tra questi non ha avuto difficoltà a trovare lavoro o a cambiarlo e il tasso di disoccupazione complessivo è al di sotto del 9% (vs un dato italiano pari al 14% tra i 20 e i 54 anni); solo il 2% degli over 34 anni vive ancora con i genitori (contro il 12% del dato nazionale) e, soprattutto, sono persone soddisfatte della propria carriera, perché coerente con i propri interessi e aspirazioni, e della loro vita: il 90% si dichiara complessivamente felice, uno stacco netto rispetto alla media degli italiani che è del 67%.

Lo sanno bene alcuni tra gli “ex borsisti” più noti di Intercultura come gli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Franco Bernabè ed Enrico Cucchiani, cavalieri del lavoro e dirigenti d’azienda, Luca Barilla, Vice Presidente Barilla SpA, i giornalisti Maria Concetta Mattei e Oliviero Bergamini, lo scrittore Antonio Scurati.

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