Deutsche Bank nel mirino Bce, controlli su tre azionisti di Qatar e Cina

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Deutsche Bank nel mirino Bce
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BERLINO. – La Bce prende nel mirino la Deutsche Bank, o meglio tre dei suoi azionisti, uno cinese e due del Qatar, che avrebbero ormai grande influenza sul colosso del credito tedesco e che allarmano i supervisori di Francoforte. A rivelarlo è la Sueddeutsche Zeitung, in un articolo dal titolo “da dove vengono i soldi”.

Il giornale riferisce che la cinese HNA, un agglomerato industriale della provincia del sud di Hainan, la cui proprietà “non è trasparente”, ha aumentato in primavera la sua quota di partecipazione nella banca tedesca al 9,9% e che quote altrettanto alte sono detenute da due sceicchi della famiglia regnante del Qatar. Un Paese sospettato, come noto, di sostenere determinati gruppi terroristici, ricorda il giornale.

“Questa nuova struttura azionaria richiama l’attenzione degli organi di supervisione finanziaria europea”, si legge. A quanto trapela, i supervisori della Bce starebbero “verificando” se si debba avviare una procedura di controllo sugli azionisti. Si tratterebbe di una novità, scrive anche il giornale, dal momento che controlli del genere si possono eseguire solo su azionisti in possesso di quote superiori al 10%. Per procedere in questo caso, i supervisori dovranno dimostrare, quindi, che gli azionisti in questione abbiano effettivamente molta influenza.

“Come si procederà è ancora aperto, ma saranno trattati come se avessero più del 10%”, ha riferito un insider, citato da Sz. L’influenza dei cinesi e del Qatar è “considerevole”, stando al giornale. Entrambi gli azionisti hanno introdotto un rappresentante nel consiglio di sorveglianza. “E a causa della nota scarsa presenza all’assemblea generale della banca potrebbero d’ora in poi far passare o bloccare le decisioni”.

Cosa precisamente allarmi i supervisori della Bce “non è chiaro”, scrive ancora il giornale, che ha rivelato il caso.

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