Trump: “Quando accaduto a Cuba non si ripeta in Venezuela”

Il presidente Usa, Donald Trump

CARACAS – I toni durissimi con cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha cancellato l’accordo siglato dal suo predecessore, Barcack Obama, con Cuba sono stati interpretati in Venezuela come l’inizio di una maggiore stretta politica, economica e diplomatica contro il governo del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro. Gli analisti, infatti, considerano che sia impossibile che l’atteggiamento del presidente americano nei confronti dell’isola caraibica non abbia profonde ripercussioni nel Paese. Nel corso del suo intervento a Miami, in un teatro di Little Havana simbolo degli esiliati in fuga dai Castro, il presidente Trump ha tuonato che denuncerà i crimini del regime castrista, si schiererà al lato del popolo cubano nella sua lotta per la libertà e si prodigherá affinchè la libertà sia di casa nella regione, “sia a Cuba che in Venezuela”.

Il presidente Trump, poi, ha affermato che Cuba soffre da troppe decade le conseguenze della dittatura dei Castro e sottolineato che tale situazione non dovrà ripetersi in Venezuela.

Il presidente americano, comunque, di fatto non chiude la porta aperta dal suo predecessore, confermando che le relazioni diplomatiche con Cuba, rimesse in moto dopo oltre 50 anni, restano.

Nel caso del Venezuela, il presidente Trump, ha incaricato il Segretario di Stato, Rex Tillerson di promuovere un dibattito sul Paese nell’ambito dell’Organizzazione di Stati Americani che realizzerá l’Assemblea Generale la prossima settimana a Cancun.

– Il presidente –  aveva affermato giorni fa la Casa Bianca – è attento a quanto accade in Venezuela e ha dato istruzioni al Segretario Tillerson affinchè in collaborazione con il resto dei paesi dell’Osa promuova un dibattito sulla crisi venezuelana.

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