Combellas: “La Costituente Comunale obbedisce soltanto gli interessi del Governo Maduro”

 

CARACAS. – Ricardo Combellas, noto avvocato studioso costituzionalista, condivide i suoi dubbi sulla Costituente. E crede che non sia plurale come quella del 1999 convocata dal defunto presidente Chávez. Combellas pensa che la nuova Costituente sia manipolata secondo gli interessi del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, e del suo governo soprattutto nell’elezione delle basi comiziali.

L‘avvocato, che nel 1999 firmò l’attuale Carta Magna come membro costituente, ricorda quali furono le personalità di spicco appartenenti a settori diversi: Jorge Olavarria, Alvarez Paz, Javier Elechiguera, Tulio Alvarez, Hermann Escarrà, Angela Zago, Maiz Vallenilla, per citarne alcuni. E afferma quanto plurale, amplia e fondamentalmente democratica fosse stata la convocazione.

Ma ora Combellas, con altri 19 membri costituenti del ’99, ha firmato un documento nel quale si spiegano le ragioni per non accettare la Costituente Comunale proposta da Maduro lo scorso 1mo maggio.

Il loro rifiuto è fondato su argomenti di forma e di fondo del nuovo progetto governativo. Combellas e gli altri firmanti considerano che si dovrebbe fare un consulto amplio e democratico, e insistono che la Costituzione che vige ora è giusta, si deve soltanto compiere. Soprattutto, li insospettisce il fatto che il governo non lasci il popolo decidere sul proprio destino, “se si considera che è il popolo quello che deve decidere se vuole o no una nuova Costituzione.” Come lo esige la Costituzione del 99, una proposta simile si deve prima sottoporre a referendum popolare.

A Combellas preoccupa anche che la nuova Costituente sia settoriale, cioè si suddivida in gruppi -operai, studenti, comunas, ecc.- un’idea che contraddice il fatto che un gruppo costituente debba essere indivisibile perché lavora su un progetto unitario nazionale, non diretto a singoli settori. Ammonisce che il metodo per scegliere i costituenti non rappresenta gli abitanti di ogni stato del paese perciò non si rispetterebbe la proporzionalità del voto.

Insomma, se si approva la nuova Costituente, Combellas cita Teodoro Petkoff, politico e giornalista, che sosteneva “non bisogna passare il ponte prima di attraversare il fiume”, con queste parole Combellas crede essenziale che si capisca prima se la Costituente avrà successo, per poi eseguirla. “È meglio tenersi l’attuale Carta Magna, Costituzione che i chavistas hanno difeso affermando che sarebbe durata 100 anni.”

 

 

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