Gentiloni: “Italia ha livelli d’eccellenza, non ceda al cinismo”

PERO (MILANO). – Ha evitato le polemiche di giornata il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che, in trasferta a Milano, ha invitato a non cedere al cinismo. Nessun accenno al caso Maria Elena Boschi, il sottosegretario di cui i 5 stelle hanno chiesto le dimissioni chiedendo al premier di parlare in aula. E ciò dopo aver appreso che nel suo ultimo libro Ferruccio De Bortoli aveva scritto che l’allora ministro aveva chiesto l’intervento di Unicredit per banca Etruria, di cui il padre era vicepresidente.

Quello su cui si è concentrato è il meglio che l’Italia può offrire. Lo ha fatto prima a un incontro con gli studenti nella sede dell’Eni insieme all’ad Claudio Descalzi e poi inaugurando il nuovo quartier generale di Whirlpool per Europa, Medio Oriente e Africa a Pero, a nord di Milano, nello stesso edificio che ospitò gli uffici di Expo prima dell’inaugurazione dell’esposizione.

L’Italia “spinta dal cinismo a dire che siamo pieni di guai, e certo i guai non ci mancano – ha ammesso all’Eni -, non deve smettere di rivendicare i propri livelli di eccellenza, come l’azienda in cui ci troviamo”. Impossibile non parlare qui di energia, e anche del gasdotto transadriatico, su cui tante proteste si sono sollevate in Puglia.

“Capisco le esigenze locali, non si possono ignorare le ragioni territoriali ma – ha osservato – c’è una questione strategica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico di cui tenere conto”.

“Abbiamo avuto a lungo un legame fondamentale, che ci interessa ancora e confermiamo, con la Russia per il gas”, ma – ha ricordato – “lavoriamo per diversificare e dobbiamo essere consapevoli dell’importanza della diversificazione per il nostro Paese”. Certo “non dobbiamo smettere di guardare all’utopia ‘zero carbone e zero povertà’, è un’utopia – ha aggiunto – ma è un orizzonte”.

Anche il fatto che Whirlpool abbia il suo quartier generale in Italia per Gentiloni è un segno positivo, che dimostra come ci siano aziende convinte che “si può e si deve investire in Italia”. Soprattutto nel “fiore all’occhiello” che sono la Lombardia e l’area di Milano, dove il governo e le amministrazioni locali (a partire dal governatore Roberto Maroni seduto in prima fila) sono impegnati a far trasferire da Londra l’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

(di Bianca Maria Manfredi/ANSA)

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