25 Aprile, Mattarella: “Ricordare senza odio, grati alla Brigata ebraica”

Il Presidente Sergio Mattarella all'ex campo di concentramento di Fossoli in occasione delle celebrazioni del 72° anniversario della Liberazione. (Ufficio stampa Quirinale)
Il Presidente Sergio Mattarella all’ex campo di concentramento di Fossoli in occasione delle celebrazioni del 72° anniversario della Liberazione. (Ufficio stampa Quirinale)

CARPI (MO). – “Né odio né rancore ma viva partecipazione”. Nel 72/o anniversario della Liberazione, uno dei più litigiosi della storia recente, è all’unità degli italiani che il presidente Sergio Mattarella fa appello da uno dei luoghi simbolo della Resistenza: il carpigiano. Il capo dello Stato sceglie di passare in questa terra “ricca di fermenti antifascisti” il suo 25 aprile mentre a Roma le manifestazioni divise di Anpi e Brigata Ebraica danno la plastica immagine di una festa all’insegna delle divisioni.

Ma da Carpi Mattarella rivolge “un pensiero riconoscente” proprio alle migliaia di volontari, “nostri fratelli”, partiti dalla Palestina per versare “il loro sangue per la nostra libertà”. Eppure, poco più a Nord, i cortei di Milano registrano contestazioni contro Pd e Brigata Ebraica mentre, in nome della Festa della Liberazione, anche la politica italiana si divide nettamente.

“Non roviniamola con le polemiche”, avverte in mattinata Matteo Renzi. Ma se il presidente del Senato Pietro Grasso ricorda la “giornata di chi ha costruito l’Italia” e il premier Paolo Gentiloni omaggia “chi ha combattuto per la libertà”, di tutt’altro tenore è la celebrazione di M5S e Lega.

“Questa è l’ultima festa del partito unico dell’ipocrisia”, attacca il pentastellato Luigi Di Maio sottolineando come i presidenti delle Camere “celebrano la Liberazione ma calpestano i regolamenti”. Oggi “parte la marcia di liberazione da un Paese occupato”, incalza il leader leghista Matteo Salvini secondo cui non c’è nulla da festeggiare: “siamo invasi dall’immigrazione”.

Polemiche lontanissime dal 25 aprile di Mattarella che in mattinata parla al Teatro Comunale di Carpi e nel pomeriggio visita il sito di Fossoli, campo di transito per i lager nazisti per oltre 5mila prigionieri politici ed ebrei. L’8 settembre 1943 “non moriva la Patria ma la barbarie” e senza la Resistenza non vi sarebbero state “un’Italia libera e democratica” e una “duratura stagione di pace e diritti”, è il messaggio del capo dello Stato.

Una stagione oggi insidiata dal terrorismo ma che, per Mattarella, non deve deragliare dal binario della “pace” imboccato con l’Europa unita. “Non ci piegheremo alla violenza del terrorismo”, a chi “vuole instaurare una condizione di paura rispondiamo che non prevarrà”, sottolinea il presidente in una Carpi tappezzata di bandiere italiane e europee.

E prima di recarsi in visita a Fossoli, luogo che ricorda “a che punto può arrivare il male” e, allo steso tempo, “l’importanza di difendere, sempre, la democrazia”, rimarca ancora Mattarella. A pochi chilometri, a Bologna, in una Piazza Nettuno gremita, la presidente della Camera Laura Boldrini celebra il 25 aprile con uno sguardo ai rischi del web.

“Ci sono 2.700 pagine Facebook legate all’estrema destra, trenta delle quali sono apologetiche”, afferma Boldrini citando una ricerca dell’Anpi e rivolgendosi direttamente a Mark Zuckerberg: “L’apologia del fascismo non può essere vietata in tutti i luoghi tranne che su Facebook. Prenda coraggio, cancelli quelle pagine di vergogna, lo faccia e avrà il rispetto di tutti noi”.

(dell’inviato Michele Esposito/ANSA)

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