Ue, la violenza non aiuterà a risolvere la crisi

CARACAS – Nuovo appello dell’Unione Europea ai protagonisti della politica venezuelana affinchè si individuino punti d’incontro che permettano di porre fine alla violenza che scuote il Paese. Il Portavoce di Federica Mogherini, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Ue, ha spiegato che gli scontri violenti tra manifestanti e forze dell’Ordine, che hanno caratterizzato questi giorni, hanno solo contribuito ad aumentare il grosso divario tra governo e Opposizione e sottolineato che l’uso della forza non aiuterà a risolvere la crisi che vive il paese.
Il portavoce di Lady Pesc, inoltre, ha anche fatto notare che le severe sanzioni contro i leader dell’Opposzione, come ad esempio l’interdizione dai pubblici uffici per 15 anni inflitta dal Controllore a Henrique Capriles Radonschi, non contribuiscono a ridurre le tensioni politiche.
Ha sottolineato, quindi, che i venezuelani hanno diritto a manifestare pacificamente.
Le dichiarazioni del portavoce di Federica Mogherini giungono alla vigilia di una nuova manifestazione annunciata dal Tavolo dell’Unità per esigere al “Difensore del Popolo”, William Tareck Saab, una presa di posizione precisa sulle sentenze 155 e 156 del Tribunale Supremo di Giustizia; sentenze che, prima di essere annullate parzialmente, davano poteri illimitati al presidente Maduro e permettevano all’Alta Corte di usurpare il ruolo del Parlamento.In poche parole, come affermato dalla Procuratrice Luisa Ortega Díaz, rappresentavano un duro colpo al sistema democratico venezuelano.
La violenza, oggi, ha assunto proporzioni tali da non rispettare neanche i luoghi considerati sacri dai cattolici. Mentre celebrava la messa, il cardinale Urosa Savino, nella Bailica Santa Teresa, è stato aggredito da un gruppo di simpatizzanti del governo del presidente Maduro. Ci sono stati attimi di grossa confusione prima che i presenti riuscissero a cacciare i violenti dalla Basilica.

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