Roma: Sos giovani su corruzione, degrado e trasporti

ROMA. – Corruzione, degrado e mezzi pubblici. Questa la scala delle priorità che l’amministrazione capitolina dovrebbe affrontare secondo i giovani romani, intervistati dall’Eurispes nell’ambito del “Rapporto Italia 2017”. Un lungo documento di cento pagine nel quale l’istituto di ricerca dedica ampio spazio alla Capitale evidenziando “numerosi e gravi casi di non rispetto di normative e regolamenti” riscontrati dall’Anac nel 2015 nell’ambito delle procedure di affidamento. Troppo spesso – si legge – “non avviate tramite il ricorso alla pubblica gara d’appalto”.

Da allora, però, gli affidamenti diretti da parte del Campidoglio sono diminuiti del 25%, grazie alle “misure implementate” da Palazzo Senatorio già in quell’anno e che hanno mostrato “un evidente segno di discontinuità con il passato”.

Per quanto riguarda invece il sondaggio dell’Eurispes rivolto ai giovani romani, condotto in collaborazione con il liceo classico Dante Alighieri, il 29% dei ragazzi individua nella corruzione la prima criticità sulla quale lavorare in un ipotetico “giorno da sindaco”.

Per il 18,2%, invece, il problema più urgente è quello della sporcizia e del degrado, mentre per l’11,9% è il funzionamento dei mezzi pubblici, di cui i giovani sono importanti fruitori. In controtendenza, invece, il problema traffico, considerato una priorità solo per il 2,3% degli intervistati, più sensibili invece all’allarme terrorismo (4,5%).

Gran parte dei ragazzi (il 64,9%) individua nella storia una delle vie d’uscita per rilanciare la città, sempre più legata agli appellativi di Mafia Capitale (come sottolinea il 35,9% degli intervistati) e di “città dove non funziona nulla” (30,3%).

Il 34,6%, invece, si affiderebbe a modernizzazione e rinnovamento. La “Grande Bellezza” sembra dunque allontanarsi sempre più dalla Città Eterna, con i giovani (il 47,1%) che vorrebbero un maggiore impegno del Comune “in termini di pulizia generale e di raccolta di rifiuti in particolare”.

Il 28,8% privilegerebbe inoltre un atteggiamento sanzionatorio più severo verso chi sporca. Oltre la metà degli intervistati (il 55,8%) concorda nel ritenere necessario un intervento nelle periferie per “recuperare queste aree della città, non ghettizzandole”.

Ad allarmare i ragazzi, però, è soprattutto il tema della sicurezza. Quasi la metà del campione (il 46,7%) auspica maggiore severità verso chi delinque, mentre il 30,1% chiede un incremento delle pattuglie di controllo. La stragrande maggioranza degli intervistati (il 79,5%) si sentirebbe più sicuro con una maggiore presenza delle forze dell’ordine in città.

(di Domenico Palesse/ANSA)

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