Nelson Merentes: “Il 2017 sarà l’anno della produzione”

 

CARACAS – Il 2016 è stato un anno difficile e complesso, in cambio il 2017 sarà quello della produzione e delle esportazioni. Il presidente della Banca Centrale del Venezuela, Nelson Merentes, anche se solo con un accenno, non ha potuto non riconoscere che quello che abbiamo lasciato alle spalle è stato un anno irto di difficoltà e caratterizzato da una profonda recessione ma, ha ssicurato, è stata anche l’occasione per lavorare nei settori che rappresentano la base per la crescita.

– Il 2017 – ha assicurato con ottimismo – sarà l’anno della produzione e dell’esportazione.

Quindi ha sottolineato che il Paese ha le condizioni per sviluppare un modello orientato verso una economia diversificata.

– Quasi tutto ció che si produce nel paese puó essere esportato – ha spiegato -, anche le idee, la creativitá e le nuove tecnologie. Il Venezuela, per la sua felice posizione geografica, puó esportare ai paesi dei Caraibi, Centroamerica, parte del Sud-America e il mondo.

Ha poi assicurato che lo Stato offre sostegno finanziario ai settori economici che stimolano la produzione.

Nonostante l’ottimismo mostrato dal presidente della Banca Centrale, la realtà che vive l’imprenditorialità nazionale, come il resto dei venezuelani, è assai difficile. Ed è caractterizzata da una profonda crisi.

Stando alle cifre rese note dall’agenzia Reuter, che avrebbe avuto accesso alle informazioni preliminari del Bcv, la recessione economica si stimerebbe attorno al 18 per cento, assai superiore al 10 per cento proiettato dal Fondo Monetario Internazionale. La ragione di una recessione così acuta si attribuirebbe al settore non petrolifero che avrebbe registrato una caduta del 19 per cento. Preoccupante anche le proiezioni del tasso d’inflazione. Strando alle informazioni alle quali avrebbe avuto accesso Reuters, il costo della vita si potrebbe aggirare attorno all’800 per cento.

Se il passato è stato caratterizzato dalla crisi, il futuro appare ancora incerto. In effetti, il mercato petrolifero, nonostante l’accordo raggiunto dall’Opec, non starebbe reagendo agli stimoli come si sperava. Il valore medio del barile di greggio venezuelano, la scorsa settimana, è stato di 44,65 dollari. Ciò equivale a una perdita di 16 centesimi rispetto la settimana precedente che giá aveva registrato una diminuzione.

 

Lascia un commento