Venezuela, slittano le elezioni amministrative?

 

 

CARACAS – Ormai la data è prossima. Se il Consiglio Nazionale Elettorale dovesse discutere il calendario elettorale per le “amministrative” dopo febbraio allora probabilmente le elezioni slitteranno a fine anno, poichè non potranno svolgersi entro il primo semestre come promesso dalla presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena.

Stando a quanto stabilito dalla Costituzione, le elezioni amministrative dovevano svolgersi nel dicembre scorso. Non fu possibile e il Cne, allora, rese noto che si sarebbero svolte entro i primi 6 mesi del 2017. Ma ancora non è stata comunicata una data.

Fonti del Cne hanno spiegato che l’organismo elettorale non può prendere decisioni senza prima verificare tutti i dettagli. Ad esempio, la disponibilità della carta, necessaria per portare avanti il processo elettorale, e i procedimenti operativi. E’ quindi probabile, nelle attuali circostanze che si verifichi uno slittamento e che le elezioni non possano realizzarsi entro i primi sei mesi dell’anno come promesso dalla presidente dell’organismo, Tibisay Lucena. A ritardare le elezioni, a detta degli esperti, contribuirà  anche il processo di legalizzazione dei partiti politici che, nelle elezioni parlamentari del 2015 non hanno superato la soglia di sbarramento fissato all’1 per cento. Non bisogna dimenticare che la maggior parte delle organizzazioni politiche non si presentarono col loro nome e simbolo ma decisero di partecipare alle elezioni integrando la coalizione filo-governativa o quella dell’Opposizione

Per lo momento, sono riconosciuti legalemnte dal Cne solamente il “Gran Polo Patriotico”, il “Tavolo dell’Unità” e “Puente y Gente”. Il processo di legalizzazione di quei partiti che desiderano presentarsi individualmente richiederà tre o quattro mesi. Non si scarta che ci possano essere solo due partiti nelle prossime elezioni: Il Gran Polo Patriotico e il Tavolo dell’Unità.

Jesùs Chuo Torrealba ha affermato che il Tavolo dell’Unità, di cui è Segretario Esecutivo, esigerà che si dia una soluzione elettorale alla crisi.

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