Fmi, forse un ritocco al ribasso nelle proiezioni per l’America Latina

CARACAS – Il Fondo Monetario Internazionale mantiene per ora inalterato il 3,4 per cento di crescita dell’economia globale ma è assai probabile che ci sia un ritocco al ribasso per quel che riguarda le stime di crescita per l’America Latina.
L’Organismo di Washington considera che l’evoluzione dell’economia mondiale sarà caratterizzata dall’incertezza alimentata dalla probabile svolta protezionista che il presidente Donal Trump potrebbe imprimere negli Stati Uniti.
Ma non è solo lo sviluppo economico nordamericano quello che preoccupa il Fondo Monetario Internazionale. La crescita dell’economia globale potrebbe essere pregiudicata dalle difficoltà dell’America Latina, il cui prodotto, nel 2017, dovrebbe crescere dell’ 1,2 per cento. Una particolare incidenza sui risultati dell’America Latina sarà un ritmo piú lento del previsto nella crescita delle economie di Argentina, Brasile e Cile e la recessione di altri Paesi come Ecuador e Venezuela.
Nel caso del Venezuela le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale sono particolarmente preoccupanti. Il paese, nonostante le ricchezze petrolifere, dovrebbe soffrire, per quarto anno consecutivo, i rigori di una profonda recessione che l’organismo di Washington stima attorno al 4,5 per cento ed una inflazione del 1600 per cento.
Il governo del presidente Maduro, a differenza di quelle che sono le speranze dell’imprenditorialità nazionale, non ha promesso svolte particolari nell’orientamento dell’economia la cui crisi continua ad attribuire ad una presunta guerra economica.
Nel corso del suo “Messaggio alla Nazione”, il capo dello Stato ha annunciato l’estensione dello stato di emergenza economica. Questo, ha commentato il presidente Maduro, permetterà di governare per decreto e “andare avanti nella lotta contro la crisi, senza dipendere dall’Assemblea Nazionale o da nessuno”.

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