Università di Bologna: corso per imam sui diritti e doveri della Costituzione

BOLOGNA. – Un corso di formazione per imam su diritti e doveri della Costituzione, per un dialogo tra religioni e culture diverse che favorisca l’integrazione: la Fondazione Flaminia di Ravenna si è aggiudicata la gestione di un progetto bandito dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami), nell’ambito del Programma Nazionale Fami 2014, “con l’obiettivo di promuovere l’esercizio della libertà religiosa in coerenza con i valori fondanti della società di accoglienza”.

Il corso si terrà nella sede di Giurisprudenza del Campus di Ravenna ed è rivolto a imam e ai ministri di culto di altre religioni provenienti da paesi extra Ue e che intendono operare in Italia, “per un dialogo fra religioni e culture, contribuendo alla costruzione di una convivenza sociale pacifica e nonviolenta”.

Sei le Università coinvolte, tra cui l’Alma Mater, per mettere in campo esperti di problemi religiosi, docenti di diritto ecclesiastico, costituzionale, canonico e sociologi, coordinati dal Consorzio Interuniversitario Siti (Cois) che opera dal 2004 a Ravenna.

Obiettivo del corso: “Approfondire le identità culturali e religiose, abituare al rispetto reciproco e alla convivenza come miglior antidoto al radicalismo, all’estremismo religioso e alle intolleranze. Il concreto esercizio della libertà religiosa in piena autonomia confessionale e osservando i diritti e i doveri di ognuno è, infatti, uno strumento essenziale per la costruzione della convivenza e la tolleranza reciproca”.

La gestione del progetto è collegiale e vede coinvolte, oltre all’ateneo di Bologna, le università di Calabria, Salerno, Bari, Pisa e Firenze. Diretto dal prof.Giovanni Cimbalo dell’Alma Mater, il corso è coordinato dalla prof.Federica Botti dell’Alma Mater e responsabile scientifica del Cois.

I partecipanti al corso – spiega l’università di Bologna, anticipando i contenuti dell’iniziativa – verranno informati “sui principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di coscienza, libertà di disporre di edifici di culto, libero esercizio del culto, rispetto dei diversi culti e dei non credenti, libertà di celebrare i riti della propria religione e obblighi di legge da rispettare”.

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