Turismo: quest’anno l’Italia avrà un risultato straordinario

Turismo: quest'anno l’Italia avrà un risultato straordinario
Turismo: quest'anno l’Italia avrà un risultato straordinario
Turismo: quest’anno l’Italia avrà un risultato straordinario

ROMA. – Anche dai suoi uffici di Parigi dove è stato riconfermato presidente del Comitato Turismo dell’Ocse a cui partecipano oltre 50 Paesi per altri tre anni, Armando Peres continua a seguire da vicino l’Italia e le sue performance in questo settore, dove potrebbe essere la prima della classe.

“Sono molto contento – dice in’intervista dall’ANSA subito dopo la rielezione – perché ho avuto il pieno sostegno da parte del Governo. Ritengo che sia un momento molto importante per l’Italia perché abbiamo preparato il piano strategico che ora è in attesa del benestare definitivo da parte del Governo e che poi presenteremo, come io stesso ho richiesto, all’Ocse”.

E i mali del turismo italiano Peres li conosce e li spiega bene: “L’Italia quest’anno avrà un risultato straordinario sia per meriti propri sia per le sfortune degli altri (ad esempio la Francia per dirne una ha avuto una debacle a causa del terrorismo). Ma non basta: il problema rimane il Mezzogiorno, che è il nostro collo di bottiglia. L’87% dei turisti sia italiani che stranieri non va al di sotto di Napoli… E questa è una vera disgrazia. Le Canarie fanno 12 volte il turismo della Sicilia… Ma questi sono territori ricchi di meraviglie e tesori mortificati dalla mancanza di infrastrutture, dalle ferrovie a binario unico, dal fatto che ci vogliono 5 ore per andare da un luogo a un altro. Bisogna per carità fare dei distinguo, ad esempio la Puglia sta agendo molto bene e i risultati si vedono”.

Ma come riconosce lo stesso Peres il turismo è un settore molto difficile da governare proprio per il suo essere totalmente trasversale. ” Per qualsiasi cosa – ammette – bisogna mettere intorno a un tavolo tantissimi istituzioni e operatori diverse dalla Cultura ai Trasporti, dall’Ambiente all’Economia. Ma è importante avere un piede italiano in un’organizzazione così importante: sempre più le decisioni vengono prese a livello internazionale ed essere ai tavoli internazionali dove le questioni vengono dibattute e quindi le decisioni prese è determinate. Quindi il mio ruolo qui riafferma anche questo”.

Peres conclude facendo due esempi delle materie su cui l’Ocse si sta impegnando negli ultimi tempi. A partire dalla Sharing Economy che è un settore economico in crescita esponenziale e avrà numeri da “fare paura” e viene vissuta spesso come una “unfair competition”.

“Noi Ocse abbiamo tracciato un documento con delle linee guida che abbiamo dato all’Ue che le ha recepite: la Francia le ha immediatamente adottate, noi in Italia ci stiamo lavorando. Il ruolo dell’Ocse è proprio questo: studiare i problemi, pensare delle soluzioni, discutere con le istituzioni sovranazionali e cercare di trovare delle linee guida che possano diventare legge nei vari paesi”.

L’altra questione calda sono le statistiche: “E’ uno degli argomenti più “stravaganti” e travagliati e noi abbiamo deciso come Ocse di fare proprio in Italia, tra l’altro a Venezia che è la mia città, dal 23 al 25 novembre una tre giorni sulle statiche del turismo. Ci saranno tutti, dall’Istat all’Eurostat al Ciset”.

(di Cinzia Conti/ANSA)

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