RIO DE JANEIRO. – Alex Schwazer, accompagnato dai suoi legali Gerhard Brandstaetter e Giuseppe Sorcinelli e dal suo allenatore Sandro Donati, è arrivato nell’albergo nel centro di Rio de Janeiro per l’udienza del Tas, in programma all’interno di uno studio legale.
Il Tribunale per l’arbitrato dello sport dovrà valutare il ricorso d’urgenza del marciatore azzurro contro la sospensione per doping che gli impedisce di partecipare ai Giochi.
Dall’entourage del marciatore azzurro non filtra molto ottimismo sulla possibilità che il ricorso venga assolto: “La sentenza é già scritta” é il pensiero dominante, mentre Schwazer continua ad “essere estremamente determinato ad andare fino in fondo”. La linea difensiva resta la stessa e punta ad ottenere l’annullamento della sospensione “per evidenti vizi procedurali”.
Vizi che secondo i legali di Schwazer dovrebbero prevalere sulla stessa positività. Mentre i tempi sulla prova del Dna, peraltro non accettata, non avrebbero comunque permesso al marciatore di correre a Rio, anche se i legali ribadiscono che nessuno pensa ad una sostituzione della provetta. La sentenza, secondo lo staff del marciatore, potrebbe arrivare anche in giornata.