Attuazione Agenda Sviluppo Sostenibile 2030: il sottosegretario Velo a New York

Il sottosegretario Silvia Velo all'Onu
Il sottosegretario Silvia Velo all'Onu
Il sottosegretario Silvia Velo all’Onu

ROMA – Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici e cooperazione a favore delle categorie più deboli ed emarginate. Sono questi i temi principali affrontati dal Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, nel corso della tre giorni di missione presso le Nazioni Unite a New York.

– Sull’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, i così detti SDGs (Sustainable Development Goals) – ha spiegato il Sottosegretario Velo – l’Italia sta lavorando sia sul fronte nazionale che internazionale con un lavoro di aggiornamento della strategia italiana di sviluppo sostenibile e un significativo aumento dei fondi per la cooperazione per il 2017 e il 2018, oltre alla conferma di importanti progetti di già in atto. Primo fra tutti – ha ricordato Velo – il programma di cooperazione con le SIDS relativo allo sviluppo di energie rinnovabili, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Velo ha ricordato gli “interventi di grande rilievo per queste popolazioni che vivono in Paesi più esposti ai fenomeni legati ai cambiamenti climatici essendo isole piccole e basse sul livello del mare”.

– Si tratta dello stesso tipo di cooperazione cha abbiamo esteso, nello scorso anno, ai paesi caraibici e africani, come contributo all’Accordo di Parigi.

Oltre alla protezione ambientale e allo sviluppo delle rinnovabili, al Palazzo di Vetro, sono state affrontate le conseguenze di “El Niño”, il fenomeno che sta provocando siccità, inondazioni, devastando le comunità e minando il sostentamento di più di 60 milioni di persone, come ha ricordato il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon nel corso di un incontro politico di alto livello.

L’Italia, rappresentata da Velo, ha illustrato il suo piano d’azione nazionale in risposta a “El Niño”.

– Nel 2016 – ha detto il Sottosegretario – l’Italia ha lanciato un piano d’azione in risposta a “El Niño” del valore di 11 milioni di euro, concentrati nel Corno d’Africa (5 milioni) e nei Paesi dell’Africa del Sud (6 milioni). Una serie di progetti – ha concluso Velo – per la sicurezza alimentare, il fabbisogno di acqua e per il miglioramento delle condizioni igieniche, oltre ad attività di resilienza per sostenere le attività agricole e di allevamento.

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