Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 23 morti e 50 feriti

Rescue tems at the site of the head-on train collision between the towns of Andria and Corato in the southern Puglia region, Italy, 12 July 2016. The crash, that took place on a single-track stretch, has left at least 20 dead. ANSA/ LUCA TURI
Rescue tems at the site of the head-on train collision between the towns of Andria and Corato in the southern Puglia region, Italy, 12 July 2016. The crash, that took place on a single-track stretch, has left at least 20 dead. ANSA/ LUCA TURI
Rescue tems at the site of the head-on train collision between the towns of Andria and Corato in the southern Puglia region, Italy, 12 July 2016. The crash, that took place on a single-track stretch, has left at least 20 dead. ANSA/ LUCA TURI

CARACAS. – E’ salito a 23 il numero delle vittime dello scontro fra i due treni che viaggiavano lungo la linea ferroviaria Bari nord, fra Corato e Andria. Sono, invece, una cinquantina i feriti, ricoverati negli ospedali della zona, la maggior parte dei quali ad Andria, Corato, Barletta, Bisceglie, alcuni a Terlizzi, al policlinico di Bari. Il numero delle vittime dello scontro tra i due treni di linea della Bari Nord potrebbe essere destinato a salire ulteriormente.

– C’è una “assoluta richiesta di capire i responsabili e fare totale chiarezza” sull’incidente ferroviario accaduto in Puglia: lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lasciando Milano per tornare immediatamente a Roma. “Non ci fermeremo finché non chiariremo cosa è accaduto”.

Renzi ha voluto esprimere “il proprio cordoglio per le famiglie” delle vittime. Intervenendo prima del ministro dell’Istruzione Giannini all’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo della Scienza ha chiesto scusa per aver rotto il protocollo e ha spiegato che sarebbe partito immediatamente per Roma. “Il capo della protezione civile e il ministro Delrio stanno andando lì ed è doveroso da parte mia tornare a Roma”.

Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione chiede di “fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze”.

La procura di Trani intanto indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti.

Il governo riferirà “probabilmente già domani nell’Aula del Senato” sullo scontro dei treni in Puglia. Lo ha annunciato all’Assemblea di Palazzo Madama il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti. 

Nella collisione uno dei due macchinisti è morto mentre non si hanno, al momento, notizie della sorte del collega che era sull’altro convoglio. Lo ha reso noto una fonte della società ferroviaria.

L’impatto frontale, avvenuto all’inizio di una curva su binario unico, è avvenuto in aperta campagna. Uno dei due convogli era partito da Corato ed era diretto ad Andria e l’altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. Ciascuno dei due convogli era formato da quattro vagoni. Nell’incidente sono state coinvolte le prime due carrozze di ogni convoglio.

A bordo di quel treno, ogni giorno, oltre ai pendolari e agli studenti, ci sono anche molti viaggiatori che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese.

A guardare l’immagine dall’alto si vedono i vagoni sbriciolati nell’impatto e pezzi di lamiere volati per decine di metri nella campagna ai lati dei binari. Proprio le foto scattate dai vigili del fuoco danno l’idea della violenza dello scontro: al centro si vede quel che rimane dei vagoni più coinvolti, soltanto pezzi di lamiera sparsi ovunque. Uno dei treni ha due vagoni rimasti pressochè intatti; l’altro solo l’ultimo.

“E’ inaccettabile che nel 2016 possano ancora verificarsi simili incidenti, e ancora più inaccettabile parlare di ‘errore umano’. Tutti i trasporti ferroviari del mondo godono di tecnologia avanzatissima in grado di evitare collisioni, deragliamenti ed errori, e garantire piena sicurezza”. Lo scrive in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Sul luogo del disastro è giunto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio. Il ministro aveva inviato subito due Ispettori e chiamato la società Rfi per chiedere di mettersi a disposizione e dare tutto il supporto alle società coinvolte (che non sono del gruppo Fs, si tratta di due treni della società privata Ferrotramviaria SpA) e alle indagini. Il Gruppo FS esprime il proprio cordoglio e attraverso le sue società, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, ha offerto la piena disponibilità di tutte le strutture e i tecnici per ogni supporto operativo. 

“Faremo una commissione di indagine”, ha detto Delrio, andando via dal luogo del disastro ferroviario. “Il bilancio – ha aggiunto – è in evoluzione. Non sappiamo quali siano state le cause dello scontro, che è stato violentissimo”. “Siamo vicini – ha detto ancora il ministro – alle famiglie delle vittime. Adesso mi reco in Prefettura per organizzare il da farsi. Esprimo un grazie agli operatori di soccorso”.

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