Tour: Kittel fa tris, Nibali resta in giallo, paura Froome

LILLE. – Emozioni e paura alla quarta tappa del Tour de France, da Le Touquet Paris-Plage a Lille, di 163,5 km, la prima in terra francese dopo le tre in Gran Bretagna. Ha vinto ancora il tedesco Marcel Kittel (terzo successo in quattro tappe). Vincenzo Nibali si è confermato autorevolmente in testa alla classifica generale, ma il Tour ha rischiato di perdere un altro dei suoi protagonisti più prestigiosi dopo Mark Cavendish: il britannico Chris Froome, favorito numero uno per la vittoria finale, è infatti caduto dopo 4 km dalla partenza, procurandosi escoriazioni varie, e una forte contusione al polso destro. Froome è stato medicato, gli hanno messo una specie di fascia al polso, poi il corridore ha stretto i denti ed ha proseguito. Oggi i protagonisti hanno tirato il fiato e studiato gli avversari, fino alla spettacolare volata finale dominata dalla Giant-Shimano e portata a termine da un Kittel allo stremo delle forze: “negli ultimi metri non ce la facevo più, ho dato tutto quel che avevo, non riuscivo nemmeno a vedere la linea del traguardo. E’ stato bellissimo, ma sono distrutto dalla stanchezza”. Contador è sempre stato in mezzo al gruppo, con Nibali a ruota. Più in difficoltà Froome, aiutato dai compagni del Team Sky, a riguadagnare un posto nel gruppo dei migliori. Fa discutere, alla luce di quanto accaduto oggi, l’assenza nella Team Sky di Bradley Wiggins, il britannico che vinse il Tour nel 2012, ma carissimo nemico di Froome, e non convocato per la Grande Boucle di quest’anno. Nibali si sta muovendo da vero leader della corsa, superato senza problemi l’impatto emozionale del primo giorno da capoclassifica, che poteva anche costargli caro, anche oggi è stato a suo agio nel ruoto di primo protagonista e uomo da battere. Il suo vantaggio è molto esiguo, appena 2 secondi. Ma è Nibali che detta i tempi della corsa, attorniato dai compagni della Astana, in gran forma e sempre in testa al gruppo, così come i compagni di Kittel, della Giant-Shimano, si stanno rivelando padroni assoluti delle volate. Ha creato apprensione la caduta di Froome, alla vigilia di una delle tappe più difficili del Tour 2014, domani infatti una parte dei 155,5 km da Ypres a Arenberg, quinta tappa, si correranno sul terribile pavè. Sono 15 km e rotti presi a prestito dal tracciato della Parigi-Roubaix, strada con pavimentazione lastricata di ciottoli e sassi vari, autentico spaccabici e spaccaschiena, terrore dei corridori. Froome non arriverà nelle migliori condizioni a questo appuntamento destinato a fare selezione in classifica, e che anche la maglia gialla Nibali teme molto: “spero che almeno il tempo sia buono, perché fare il pavè sotto la pioggia è difficilissimo, anzi fa veramente paura. Molti di noi non sono abituati a questo tipo di percorsi, non abbiamo fatto la Roubaix o le Fiandre. Io ho fatto qualche anno fa il Giro del Benelux, ma erano tratti di pavè diverso. Domani bisognerà fare molta attenzione, nel guidare la bici e nell’essere attento a gestire tutto. Una semplice foratura può essere decisiva”.

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