Usa: bocciato il divieto delle maxi-bibite a New York

NEW YORK. – Bruciante sconfitta per l’inedito duo Bloomberg-de Blasio: la Corte d’Appello dello Stato di New York ha infatti bocciato definitivamente il divieto di vendita delle maxi-bibite zuccherate nella Grande Mela. L’ex sindaco di New York e l’attuale primo cittadino hanno dovuto quindi alzare bandiera bianca nei confronti dell’industria e dei commercianti del settore. In un documento di 20 pagine, il giudice Eugene F. Pigott, ha motivato la decisione sottolineando che il Consiglio cittadino della salute “ha superato l’ambito della sua autorità di regolamentazione”. La norma di cui si era fatto paladino l’ex sindaco ‘nanny’ Michael Bloomberg, e sostenuta anche da Bill de Blasio, vietava le bevande ‘extralarge’ a base di soda – quelle al di sopra del mezzo litro – in ristoranti, cinema, stadi, teatri e carretti ambulanti. Sfidando una delle abitudini più radicate tra gli americani, soprattutto tra i più giovani. Ma il provvedimento, fortemente voluto nell’ambito della lotta’ all’obesità, ha scatenato le ire di molti, a partire da quelle delle industrie produttrici e di gran parte della categoria dei rivenditori. Pressioni che hanno sortito il loro effetto, visto che a poche ore dall’entrata in vigore del testo, nel marzo 2013, fu bloccato da un giudice perché definito “arbitrario”. In ballo c’era l’annosa questione su quanto i governi municipali possano spingersi in avanti nel tutelare la salute dei propri cittadini. Poco tempo fa de Blasio aveva ribadito la linea del suo predecessore, auspicando che il tribunale rispettasse l’autorità e la competenza della città. La proposta di ridurre le dimensioni delle bevande zuccherate, infatti, rispondeva “all’allarmante tasso di obesità e di diabete” che colpisce soprattutto i poveri e le minoranze nella Grande Mela. Ma alla fine è stata una disfatta. “Siamo lieti che le decisioni delle corti inferiori siano state confermate”, ha esultato dopo la decisione l’American Beverage Association. A suo parere il bando, se fosse stato reintegrato, “avrebbe creato condizioni di disparità per i commercianti e limitato la liberta’ di scelta dei newyorkesi”. “La sentenza di oggi non cambia il fatto che il consumo di bevande zuccherate è un fattore chiave dell’epidemia di obesità”, ha ribattuto invece Mary T. Bassett, commissario per la salute della città. Bassett ha assicurato che la lotta all’obesità e al diabete andrà avanti, per cercare di “limitare gli effetti dannosi del marketing che pubblicizza bevande e cibi malsani”.  (Valeria Robecco/ANSA)

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