Aggredito Musy, consigliere dell’Udc. È grave

ROMA – Il consigliere comunale di Torino Alberto Musy, capogruppo Udc e candidato sindaco alle ultime amministrative, è stato ferito in un agguato a colpi di arma da fuoco in via Barbaroux, nel centro della città, ed è ricoverato in prognosi riservata alle Molinette dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico di rimozione di un ematoma cerebrale.
Secondo le ricostruzioni, Musy, docente universitario e avvocato civilista, mentre rientrava a casa dopo aver portato la figlia a scuola, è stato raggiunto da 3 dei 5 colpi di revolver esplosi da un uomo entrato nel cortile dello stabile con la scusa di consegnare un pacco e fuggito subito dopo. Non ci sono testimoni. Poco prima di perdere i sensi, Musy avrebbe detto alla moglie di essere stato “seguito”.
Sulla vicenda indagano Digos e Squadra mobile, impegnati ad ascoltare testimoni e familiari per chiarire se l’episodio sia riconducibile all’attività politica (pista meno probabile), a quella professionale o a questioni private. La vicenda ha suscitato sgomento e forti reazioni a livello nazionale.
– E’ un fatto molto grave – sottolinea il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri: – è stato un agguato, ma non abbiamo elementi per dire che matrice abbia.
Sgomento per la notizia e solidarietà a Musy arrivano da tutti i gruppi politici. “Aggressioni come quella di cui sei rimasto vittima – scrive il presidente del Senato, Renato Schifani, in un messaggio inviato al consigliere – avvelenano il clima politico e la convivenza civile” mentre il presidente della Camera, Gianfranco Fini affida a twitter il suo “Vicini a Musy e alla sua famiglia. Forza Alberto”. Il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, parla di “gravissimo episodio di violenza”; Graziano Delrio, presidente dell’Anci, esprime “allarme e preoccupazione” per l’accaduto; il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ricorda che “è necessario ribadire la necessità di moderare i toni e ricordarsi di rispettare sempre le opinioni altrui”. “L’intera città – assicura il sindaco Fassino – respinge questo atto così efferato di violenza”.
Dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti nei dintorni dell’abitazione di Musy si vede il consigliere che entra nel portone di casa, seguito dall’autore dell’agguato, che indossava un casco integrale e che era a piedi; dopo alcuni minuti, lo si vede uscire e scappare, sempre a piedi. Non si esclude che con lui potesse esserci stata un’altra persona e che la fuga sia proseguita sopra un mezzo lasciato nei dintorni.

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