Terzo Polo, ci sarà uno sconvolgimento dell’attuale schema politico

ROMA – Il bipolarismo italiano, troppo rissoso e ‘’disgregante’’, è stato solo ‘’un’illusione’’ e ha messo l’Italia in un ‘’mare di guai’’. Il governo Monti è l’unica soluzione possibile per far uscire l’Italia dalla crisi. Il Terzo Polo è di fatto la forza che ha consentito il cambiamento e che sarà il vero punto di riferimento per la nuova fase politica. Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, riuniti all’Open Colonna per presentare il libro di quest’ultimo ‘’Non è vero’’, fanno il punto sulla situazione politica attuale. Delineando scenari futuri.
– La nascita del governo Monti – assicura il presidente dell’Api – porterà a uno sconvolgimento completo dello schema politico degli ultimi 18 anni: quello che ha portato l’Italia nei guai.


E in questa prospettiva, il Terzo Polo vuole dar vita ad una nuova forza politica che tagli completamente i ponti con il passato. Diventando ‘’il vero punto di riferimento’’ per la nuova stagione: una stagione che dovrà essere testimone di efficaci riforme economiche. Patrimoniale compresa (‘’Sarà un bene – dice Fini – se servirà a ridurre la tassazione per famiglie e imprese’’). Ma nella quale si dovrà mettere mano anche a una nuova legge elettorale.


– Perchè non è possibile – assicura Rutelli – che dopo lo sconvolgimento che ha comportato il governo Monti si ripresentino poi alle urne la prossima volta le stesse forze politiche di prima.


Parlando di questo, Rutelli fa un cenno anche alle ‘’persone presenti in Aula’’ tra le quali spiccano alcuni esponenti del Pd come Beppe Fioroni.


– Il bipolarismo italiano – insiste Fini – non è stato capace di dar vita ad una contaminazione delle culture. Perchè ha avuto dinamiche completamente diverse dagli altri paesi europei.


Così ora l’unica cosa da fare, concordano Fini, Casini e Rutelli, è quella di guardare avanti ‘’sminando la strada al governo Monti’’ che deve far riacquistare all’Italia credibilità internazionale; dando vita a una politica diversa che faccia rientrare nell’agenda questioni ‘’importanti’’ come quella, ad esempio, della cittadinanza ai figli di immigrati regolari, scolarizzati; affrontando davvero i temi del lavoro e dello sviluppo.