La Juve di Conte va a mille, annichilito il Milan

TORINO – Un cuore grande così e la Juve batte il Milan, annientandolo sul piano fisico e tattico e lasciandogli pochissimo. La Signora passa un esame difficilissimo, quello per cui, per usare le parole di Conte, stava studiando e cioé come ritornare grande. Lo è stata per novanta minuti, per applicazione tattica, agonismo, lucidità e anche valori tecnici, perché a fare la differenza sono stati anche professori come Pirlo (che ‘vendetta’, la sua…), Vucinic, Marchisio, Barzagli.


Il Milan compassato del primo tempo sperava in qualche guizzo dei suoi funamboli, ma Cassano non si è visto e Ibra è lontano dalla condizione migliore. I rossoneri hanno dato l’impressione di accettare il pareggio a metà gara, ma la Juve non ci stava affatto: ha continuato ad assediare il fortino avversario e già al secondo minuto Bonucci ha graziato Abbiati per pochi centimetri. Il Milan aveva rischiaro grosso anche nella prima frazione, quando Vucinic prima in giravolta stretta aveva costretto Abbiati a una parata impegnativa e poi quando lo stesso montenegrino ha colpito la traversa a portiere battuto.


In chiusura di tempo ancora una rasoiata a fil di palo dell’ex romanista e la ripresa si era aperte nello stesso segno: 4-1-4-1 aggressivo di Conte con Marchisio e Vidal disturbatori tra le linee. Il Milan pativa tantissimo i ritmi e il pressing avversario e soprattutto non riusciva a bloccare Pirlo, padrone del centrocampo.
I rossoneri hanno avuto un solo sussulto al 7’, Quando Boateng ha costretto Buffon al miracolo-deviazione. Ma la Juve ha continuato a tavoletta buttando il cuore oltre l’ostacolo. Conte ha tolto l’inutile Krasic per un Giaccherini stupefacente per attivismo e qualità.


Il finale se lo è complicato il Milan con l’espulsione di Boateng per doppio giallo, ma soprattutto se lo è straguadagnato la Juve, che è andata su ogni palla con furore agonistico. Marchisio è stato premiato due volte, prima da un intervento difettoso di Bonera e poi da una papera di Abbiati. Ma il risultato non fa una grinza, perché a conclusioni la Juve è in doppia cifra e il Milan a una sola.


La partita, inoltre, l’hanno fatta soltanto i bianconeri, credendo fino in fondo nei tre punti e soprattutto spogliandosi di antiche insicurezze. Ne è un esempio il magnifico Chiellini, che Conte ha saggiamente schierato terzino: impeccabile la sua partita, eppure solo una settimana fa riceveva giuste critiche per il suo periodo disastroso.


E’ la prima grande vittoria di Conte, che sta lasciando una impronta assolutamente palpabile non solo in campo ma anche nelle teste dei giocatori. Il Milan campione d’Italia non sta affatto bene: i rientri di Ibra e Boateng non hanno fatto la differenza e Seedorf non ha potuto operare i soliti miracoli. La squadra è parsa affaticata e priva di smalto.