Questione morale: Bersani ora attacca: ‘Fango contro il Pd’

ROMA – «Lo dico alle macchine del fango che iniziano a girare: se sperano di intimorirci si sbagliano di grosso». Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a proposito delle critiche mosse al suo partito dai giornali in relazione alle vicende di Tedesco e Penati.


– Le critiche le accettiamo – sottolinea Bersani – le aggressioni no, le calunnie no, il fango no. Da oggi iniziano a partire le querele e le richieste di danni. Sto facendo studiare la possibilità di fare una ‘class action’ da parte di tutti gli iscritti al Pd.


Nerl corso di una conferenza stampa, il segretario del Pd, a proposito delle richieste giudiziarie che hanno riguardato esponenti del partito, assicura:


– Il Pd è totalmente estraneo a tutte le vicende di cronaca di cui si parla


E afferma:


– Queste vicende turbano, ma non ci faranno chiudere la bocca assolutamente.Non abbiamo differenze genetiche, antropologiche o cromosomiche – ammette – i partiti possono non essere al riparo ma devono dire al Paese come vogliono comportarsi, noi lo diciamo e lo chiediamo anche agli altri. Ribadisco – sottolinea Bersani – che ci stiamo muovendo su quattro principi. Primo: rispetto assoluto della magistratura. Secondo: tutti i cittadini, onorevoli compresi, sono uguali davanti alla legge. Terzo: chi è investito da una inchiesta faccia un passo indietro per non imbarazzare istituzioni e partito, al netto della presunzione di innocenza. Quarto: i partiti si attrezzino a darsi regole più stringenti di garanzie, trasparenza e controllo. Vorrei capire, però – aggiunge – perché dobbiamo essere solo noi a fare queste cose. Perché non lo si chiede a nessun altro. Perché a vedere oggi i giornali e a guardare i tg c’é da rimanere allibiti. Non credo che siamo noi il problema, a questo punto. Perché altri si stanno comportando all’opposto