Galan: “Le sberle? Colpa anche della Lega”

ROMA – ‘’Basta sberle, lo dico anch’io, ma bisogna anche vedere da chi sono venute, perché secondo me ne abbiamo prese tante anche per colpa della Lega’’. Lo ha detto il ministro dei beni culturali Giancarlo Galan ieri a margine della presentazione dell’accordo con il World digital library. Sui referendum, commenta Galan, ‘’ancora una volta non abbiamo fatto la cosa giusta, dovevamo discutere di più’’. In questo, ha aggiunto il ministro dei beni culturali, ‘’si giudica anche il comportamento di qualcuno che cambia la sua posizione in base ai sondaggi’’. Il riferimento, ha spiegato, ‘’è a qualcuno che quando era ministro era per la privatizzazione dell’acqua, poi ha votato diversamente’’. Zaia? ‘’per esempio – ha detto Galan – ma sono tanti’’.


Dall’opposizione il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha fatto notare che le dimissioni di Berlusconi ‘’le chiediamo da un anno e mezzo’’. Ma dopo il successo dei referendum ‘’è arrivata con chiarezza la conferma che serve un altro passo, una svolta’’. Bersani ha quindi sottolineato che ‘’il governo è alla paralisi’’ e ‘’il Pd è pronto alla sfida del voto’’. Poi ha proposto: ‘’La prima responsabilità di chi ha dato una mano a questo straordinario movimento’’ di società civile che ha portato al successo dei referendum ‘’è tradurre in politiche positive l’esito del voto. Mettendo nero su bianco un piano energetico, avviando la discussione su una legge che governi il ciclo dell’acqua, insistendo sulle nostre proposte di miglioramento del sistema giudiziario’’.


Il consigliere di amministrazione Rai, Nino Rizzo Nervo, ha criticato il servizio pubblico per il ridottissimo spazio concesso all’analisi dei risultati referendari. “Per fortuna c’è quell’enclave fuori dal contesto, come qualcuno ha impropriamente affermato di recente, di Rai3 e TG3, altrimenti gli italiani che pagano il canone non avrebbero potuto seguire alcun approfondimento sui risultati dei referendum”, ha sostenuto Rizzo Nervo.


“Lunedì, con l’eccezione di un’ edizione straordinaria, quindi non programmata quasi non si sapesse da tempo dello scrutinio referendario, del TG1 alle 16, non vi è stato nessuno speciale né di rete, né di testata su Rai1 e su Rai2 mentre anche Porta a porta si occupava dei soliti delitti. Non era mai accaduto nella storia della televisione e per questo – ha precisato Rizzo Nervo – chiedo che l’azienda si scusi con gli italiani”.