Milan, inizia l’era Lady B

MILANO – Mentre la fine dell’effetto Kakà appesantisce le perdite a bilancio del Milan, dai 9,8 milioni di euro del 2009 a 69,7, l’ingresso nel cda di Barbara Berlusconi rinforza il legame fra club e proprietà. Sono bastati quaranta minuti agli azionisti rossoneri per approvare i conti e allargare da 12 a 13 i membri del cda per far posto alla figlia di Silvio Berlusconi, già ribattezzata ‘Lady B’.


In tailleur grigio, Barbara Berlusconi, 26 anni, una laurea in Filosofia e due figli (dall’ex compagno), subito dopo la nomina ha partecipato alla sua prima riunione, concedendo solo pochi istanti a fotografi e telecamere. Il futuro dirà se è il primo passo verso ulteriori responsabilità. Intanto il fratello Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, si è detto ”contento se Barbara ha trovato un lavoro che le piace e la appassiona: è una ragazza che mette impegno in tutto quello che fa”. Mentre l’ad rossonero Adriano Galliani, legge la scelta come ”un rinnovato impegno della famiglia Berlusconi”.


Diventano così due i Berlusconi nel cda del club rossonero. Oltre a Paolo, fratello del premier, ecco la figlia Barbara, già membro del cda di un’altra azienda di famiglia, Fininvest, società che controlla il Milan e lo supporta economicamente (”per non meno di altri 12 mesi”, si legge nella relazione del bilancio): nel 2010 ha immesso 45,1 milioni di euro e nei primi tre mesi di quest’anno altri 38,1 milioni di euro.


– Perdiamo tanti soldi ma siamo in testa al campionato, ecco perchè approvate il bilancio all’unanimità: non è un bel segnale… – ha detto scherzando Galliani agli azionisti, prima di ricordare che a breve il Milan dovrà adeguarsi ai parametri del fair play finanziario imposto dalla Uefa:


– Le perdite potranno essere al massimo di 45 milioni di euro nel primo triennio, dal 2012 al 2014.


Sono in calo i ricavi, che passano dai 307 milioni di euro del 2009 ai 253 milioni di euro del 2010. E anche se il Milan ha aumentato quelli da stadio e commerciali, non è semplice invertire il trend.


– Dovremo per forza ridurre il monte spese e gli ingaggi ma senza cessioni di big: spero di trovare la comprensione dei giocatori – è l’auspicio dell’ad rossonero, che presto dovrà sedersi al tavolo con una decina di loro per decidere se prolungare (a quali cifre) o meno i loro contratti. Prima ci sono una coppa Italia e uno scudetto da vincere. E Galliani non lascia nulla al caso.


– Sabato giochiamo a Brescia e per non rischiare intoppi in autostrada nel traffico del venerdì santo ho prenotato un treno charter che parte da Gallarate, a due passi da Milanello – ha raccontato – La mia concentrazione è totale, poi qualcun altro dovrà cercare di fare gol.