L’Inca partecipa alle iniziative per la difesa dei diritti dei connazionali

ROMA – Piena adesione dell’Inca alla giornata di mobilitazione internazionale dei sindacati italiani dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil che si svolgerà il 10 dicembre prossimo, con presidi davanti alle sedi consolari dei principali Paesi del mondo.


Nel condividere le ragioni che sono alla base dell’iniziativa, l’Inca sottolinea come gli effetti della grave crisi economica si riflettano pesantemente sulle condizioni di vita delle persone più deboli e, fra queste, le persone più anziane in diversi Paesi più esposti al rischio di povertà.


«Molti nostri connazionali all’estero, emigrati nel lontano passato» ricordano dall’Inca, «oggi vivono una situazione drammatica, con redditi pensionistici che non raggiungono il “minimo vitale”. Sostenere le loro ragioni significa attivarsi con azioni concrete anche da parte del Parlamento italiano, che non può ignorarne le ragioni. In questo quadro si colloca la richiesta di una sanatoria sugli indebiti pensionistici che viene riproposta dai sindacati dei pensionati tenuto conto di molti rilevanti fattori. Si tratterebbe di un atto di giustizia sociale quando, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, le quote di pensione indebitamente ricevute dai nostri connazionali all’estero non dipendono da dolo ma sono state determinate da una tardiva verifica dei redditi da parte dell’Inp».


«Pretendere la restituzione di queste somme quando si dispone di redditi al di sotto della soglia di povertà significherebbe accanirsi su condizioni di vita già molto difficil», aggiungono dall’Inca, per poi concludere con un auspicio: «che quest’anno, proprio mentre la crisi economica internazionale mostra i suoi effetti più pesanti, le Istituzioni nazionali diano un segnale concreto accogliendo le richieste dei sindacati dei pensionati».