Dura sconfitta a Praga

PRAGA – Dalla cintola in su il Palermo è una grande squadra, ma nella fase difensiva c’è molto lavoro da fare per Delio Rossi. Complici tre dormite della retroguardia, i rosanero escono sconfitti per 3-2 da casa dello Sparta Praga nel match che apre la fase a gironi di Europa League. Un k.o. che annulla la crescita del reparto offensivo del Palermo, orchestrato alla perfezione da Pastore e sempre pungente con Hernandez e Maccarone. Ma è la difesa, nonostante due volti nuovi, la croce di Delio Rossi: dimentica Bony in occasione del primo gol, sbanda sulla corsia di destra con Darmian e si fa beffare centralmente per il 3-1. Se vuole puntare in alto, il Palermo deve sistemarsi al più presto.


Delio Rossi applica una versione moderata del turnover: Darmian e Glik danno respiro a Cassani e Muñoz in difesa, Rigoni fa rifiatare Nocerino in mezzo e in avanti si rivede Maccarone, che fa coppia con Hernandez e viene supportato da Pastore. Nello Sparta Boni è l’unica punta, con Podany che ha il compito di dargli una mano. Kladrubsky scalda le mani a Sirigu dopo 6’, Maccarone arriva in ritardo su una verticalizzazione di Liverani sessanta secondi dopo ma lo Sparta prende gradualmente in mano il gioco e passa al 17’, complice l’allegra difesa rosanero: Kladrubsky con un gran cross pesca Bony dimenticato nel cuore dell’area ospite, colpo di testa da due passi e Sirigu è battuto. Il Palermo viene salvato dal suo portiere due minuti dopo (gran parata su botta da fuori di Kadlec), ma lentamente cresce grazie a Pastore, che entra nel vivo del gioco riuscendo a nascondere la latitanza di Liverani, il cervello rosanero ingabbiato dal folto centrocampo avversario. Da un’invenzione dell’argentino nasce il gol del pareggio: lo segna al 38’ Maccarone, puntuale a raccogliere una corta respinta di Blazek su bordata da fuori di Pastore.


Il Palermo riparte a mille all’ora nella ripresa, orchestrato alla perfezione da Pastore. Venti minuti di qualità, con Hernandez che sciupa due occasioni per il vantaggio e Blazek che al 18’ devia sulla traversa un tiro a girare dal limite di Pastore. Poi lo Sparta, all’improvviso, fa malissimo: Darmian va in tilt sulla fascia destra e lascia passare Pamic, che trova Kladrubsky pronto alla deviazione di testa in mezzo all’area per il gol che riporta avanti i padroni di casa. Il Palermo va in tilt e lo Sparta sfonda, soprattutto sulla corsia destra difensiva dei rosanero dove Darmian è netta difficoltà. Pamic sfonda di nuovo alla mezz’ora, stavolta crossa rasoterra e trova Kadlec in mezzo all’area: sul ceco ci sarebbero Glik e Liverani, ma l’uomo in maglia granata li beffa con un gioco di prestigio e regala il 3-1 allo Sparta. Sembra finita per il Palermo, che risente psicologicamente del doppio svantaggio, ma a scuotere i rosanero ci pensa Hernandez, che trova la via del gol con un colpo di tacco magico da distanza ravvicinata su passaggio di Balzaretti. I rosanero si lanciano in avanti, ma costruiscono solo un’occasione a un minuto dal 90’, quando Kasami spedisce alto da due passi. Lo Sparta furbescamente annulla il recupero con le sostituzioni e il Palermo non ha tempo per rimontare.