Bersani chiede le dimissioni del Governo

CAGLIARI – “Il paese coi drammi che vive non può sopportare questi elementi. Né a Roma né qui in Sardegna. Ci vogliono governi capaci di governare. Se non sono capaci è inutile perder tempo e passino la mano. Stiamo vivendo la crisi più acuta dal dopoguerra a oggi, i problemi sono tanti e non si riesce neppure a parlarne”. Il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani, ieri a Cagliari, invita il governo a “un soprassalto di dignità”. “Dovrebbero andare in Parlamento e dire ‘non siamo in condizioni di governare’ – ha aggiunto il segretario Pd -, passino la mano al presidente della Repubblica e alle Camere e si trovi una soluzione”.

Sul fronte dell’unità del partito Bersani ci tiene a precisare che non c’è alcun rischio di scissione. Nel Pd si sente forte “l’esigenza di rinnovamento. Siamo tutti utili, nessuno è indispensabile – ha aggiunto -. Il coordinamento di ieri è stata una delle riunioni più normali, certamente discutiamo, ci sono visioni diverse, come avviene in tutti i partiti europei. Dopo di che c’è una linea e si va avanti”.”Siamo una forza enorme, facciamo tante cose, siamo presenti ovunque, non c’è pericolo di scissioni. Siamo dentro il contesto di un partito europeo. Le scissioni – ha detto Bersani – avvengono dove c’è un sovrano, dove se uno osa parlare viene preso a cazzotti e bastonato”.

A proposito della scuola parla di “un disastro di proporzioni cosmiche”. “Sono andati giù con il badile, hanno chiamato ‘riforma Gelmini’ una stretta di Tremonti da 8 miliardi e hanno sagomato su questa tutto il resto. Non è un caso che a scuola dicano agli alunni di portarsi la carta igienica. E’ roba da matti, scandalosa. Con un paese che ha abbuonato l’evasione fiscale facendo pagare il 5% a chi doveva pagare il 40. Bastava far pagare il 6 o il 7% e non avremo questo problema, perché avremo recuperato 100 miliardi di euro’’.