MESSICO: Gli aztechi vogliono essere la rivelazione del torneo

La nazionale messicana partecipa per la quattordicesima volta nella sua storia, la quinta consecutiva, alla fase finale dei Mondiali. I migliori risultati della compagine centroamericana sono stati i quarti di finale, raggiunti nelle due edizioni disputate in casa nel 1970 (quando l’Italia la sconfigge per 1-4) e nel 1986 (quando ad eliminarla è la Germania, sempre con 4-1 dopo i calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sullo 0-0).

I pupilli di Javier Aguirre sognano di arrivare alle semifinali del torneo irridato, in questo modo migliorerebbero la prestazione offerta nelle edizioni disputate in casa nel ’70 e nell’86.
Il camino della nazionale azteca nelle qualificazioni non è stato per nulla facile. Durante questo periodo la nazionale ha cambiato tecnico in tre occasioni, ingaggiando anche Sven-Goran Eriksson (noto al pubblico italiano per essere stato l’allenatore della Lazio, attualmente è il Ct della Costa d’Avorio). Sotto la guida dello svedese ha rischiato di non qualificarsi per il torneo. Ora, con l’arrivo del “Vasco” Aguirre, le cose sono migliorate sotto l’aspetto físico e mentale ed il pubblico messicano sogna l’impresa. Ma per arrivare agli ottavi la squadra dovrà sfidare nell’ordine i padroni di casa del Sudafrica (11 giugno, alle 9.30); gli attuali vice-campioni del mondo, la Francia (16 giugno alle 14.00) e chiuderà la prima fase contro l’Uruguay (22 giugno alle 9.30).


Nelle altre 11 edizioni cui ha preso parte, la selezione messicana è stata eliminata al primo turno nel 1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966 e 1978; agli ottavi di finale nel 1994, 1998, 2002 e 2006.
Nelle fasi finali dei Mondiali il Messico ha complessivamente disputato 45 partite con un bilancio di 11 vittorie, 12 pareggi e 22 sconfitte, con 48 gol segnati e 84 reti subite.

IL CT

L’uomo della grande svolta

Commissario tecnico del Messico è Javier Aguirre Onaindia, nato a Città del Messico il primo dicembre 1958. Nella primavera 2009 viene chiamato per sedersi sulla panchina della nazionale messicana, al posto di Sven Goran Eriksson, dopo un pessimo avvio di qualificazioni Mondiali. Aguirre riesce però ad invertire ben presto la rotta e qualificare il Messico a Sudafrica 2010. Nel frattempo, nel luglio 2009, vince con la nazionale messicana la Gold Cup. Nel suo palmares da allenatore, oltre al titolo appena citato, troviamo i1 Campionato messicano d’inverno (Pachuca, 1999) e il secondo posto nella Coppa America del 2001 alle spalle della Colombia (che li ha battuti per 1-0 con una rete del difensore dell’Inter Ivan Ramiro Cordoba).
Il Messico è approdato a Sudafrica 2010 dopo aver chiuso al secondo posto, con 19 punti, l’esagonale finale della Concacaf.


Aguirre ha iniziato la carriera tecnica durante la stagione 1995/96, ma in precedenza è stato calciatore di discreto livello – ruolo difensore – tanto da poter contare 59 presenze con 13 reti nella nazionale maggiore messicana. “El Vasco” ha giocato nei club messicani di America, Atlante e Chivas, ma anche con gli statunitensi del Los Angeles Aztecs e con gli spagnoli dell’Osasuna. Nella sua bacheca da calciatore può vantare i1 Campionato messicano, vinto nel 1984 con la maglia dell’America.


Nel 1995/96 inizia la sua carriera da ct come allenatore dell’Atlante. Subito dopo lo vediamo alla guida del Pachuca (dal 1998 al 2001) e addirittura sulla panchina della Nazionale maggiore del Messico, poi alle redini dei verdi durante la Coppa America del 2001 (arrivando secondo) e durante la fase finale dei Mondiali nippocoreani del 2002. Quindi l’Osasuna (dal 2002/03 al 2005/06), per assumere la guida tecnica dell’Atletico Madrid a partire dall’estate 2006 fino all’esonero, avvenuto nella fase iniziale della stagione 2008/09.

LA STELLA

‘Temo’ guida l’attacco dei verdi

Cuauhtémoc Blanco Bravo, è un’attaccante di 36 molto abile nella realizzazione, si distingue per il dribbling e per un particolare gesto tecnico consistente nel liberarsi dell’avversario saltando con il pallone stretto tra i piedi (Cuauhtemiña).

È nel giro della nazionale dal 1995 ed ha fatto parte della spedizione messicana in Francia nel 1998 nonché in Giappone e Corea del Sud nel 2002 per i mondiali. Ha segnato 37 gol ed è il secondo cannoniere di sempre del “Tri” preceduto solo da Jared Borgetti (46).


Con la nazionale messicana ha partecipato a tre edizioni della Coppa America centrando in tre occasioni il terzo posto: Bolivia ’97, Paraguay ’99 e Venezuela2007.