VATICANO – I riti della settimana santa e di Pasqua hanno lasciato un bilancio complesso sullo stato di salute di Giovanni Paolo II. Da una parte la presenza: oltre un’ora e mezza il venerdí santo nel collegamento video con la via crucis, e i 13 minuti di domenica per la benedizione Urbi et Orbi; dall’altra il silenzio e la sofferenza sempre piú manifesta dell’anziano pontefice, alle prese con la difficile convalescenza, non solo per l’intervento di tracheotomia del 24 febbraio, ormai piú di un mese fa. Un recupero che continua ad essere lento, piú di quanto gli stessi medici curanti, forse, si aspettavano. Sicuramente per la complessitá del quadro clinico che si sta delineando, che genera timori e tante, tantissime indiscrezioni e falsi allarmi, tra presunte crisi e ricoveri. Il Vaticano continua a tutelare la giusta privacy del papa e contemporaneamente trovare nuovi equilibri nella gestione delle sue attivita’ pubbliche: ‘’Abbiamo bisogno di te, Giovanni Paolo II, nostro padre nella fede’’, scriveva ieri L’Osservatore Romano, commentando i riti pasquali e la ‘’forza inarrestabile’’ di Wojtyla nel voler ‘’essere Pietro’’. E anche il silenzio non viene visto come un ostacolo al suo ministero, a differenza dei media di tutto il mondo: per il vescovo mons. Vincenzo Paglia, il papa ha guardato ‘’il mondo in silenzio, ma questo silenzio era pieno’’ dei suoi ‘’tanti messaggi’’. E Avvenire, titolava in prima pagina: ‘’A suo modo dialoga. E tutti capiscono’’. Ma al di la’ delle indicazioni, non sempre rassicuranti, che emergono dagli ambienti medici, saranno i prossimi appuntamenti a dare il senso concreto della possibilita’ che Giovanni Paolo II ha di continuare a svolgere al meglio la sua missione, sotto l’ormai spasmodica attenzione del mondo intero. Gia’ da oggi si vedra’ se il Papa malato ripetera’ quanto fatto nei due precedenti mercoledi’, dopo il ritorno a casa dal policlinico Gemelli: un saluto a fedeli e pellegrini riuniti in piazza San Pietro nel giorno, il mercoledi’, storicamente dedicato all’udienza pubblica. Pochi istanti, la scorsa settimana furono circa 45 secondi, ma sufficienti per benedire in silenzio la piccola folla riunita sotto le sue finestre, e continuare cosi’ a rassicurare sullo stato di salute. In effetti, gia’ ci si aspettava qualcosa del genere per il lunedi’ dell’Angelo, attesa che pero’ e’ rimasta vana. Oltre agli appuntamenti settimanali, preghiera mariana della domenica e udienza del mercoledi’, che per ora sono sottoposti alle necessita’ della convalescenza, e’ tutto il programma delle prossime attivita’ del papa ad essere fortemente condizionato dalle esigenze della sua salute. Gia’ la scorsa settimana ai piani alti dei palazzi vaticani e’ stato tutto un frenetico lavorare per trovare le soluzioni migliori per far apparire in pubblico Karol Wojtyla durante i riti pasquali: soluzioni a volte cambiate anche in corso d’opera, come domenica scorsa, a seconda delle capacita’ del momento del Papa. Tra gli appuntamenti piu’ importanti di Giovanni Paolo II, gia’ fissati da tempo, due interessano il mese di aprile: domenica 24 e’ in programma una messa di beatificazione di sette servi di Dio, tra i quali Leone Dehon e Maria Crocifissa Curcio. Un appuntamento che sembra per ora confermato dagli orari distribuiti ai giornalisti per l’apertura della sala stampa della Santa Sede, fermo restando, pero’ l’incertezza della presenza del Pontefice, che pure dovrebbe recitare le formule necessarie per le beatificazioni.
Cinque giorni dopo, il 29 aprile, e’ in programma la visita al presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale: sarebbe questa la prima occasione per Giovanni Paolo II per uscire dal Vaticano dopo i due ricoveri del Gemelli, ipotesi per ora molto complessa. Il primo maggio, poi andando piu’ in la’ nel tempo, in piazza San Pietro e’ prevista una messa per i 50 anni dell’istituzione della festa di San Giuseppe Lavoratore, mentre il 26 maggio per festa del Corpus Domini, sono in calendario la tradizionale messa al Laterano, con successiva processione tra San Giovanni e Santa Maria Maggiore.
Ancora maggiori incognite rappresentano quelli che erano considerati, fino a prima dei ricoveri del papa, i due viaggi “certi’’: uno nazionale, il 28 e 29 maggio con la visita pastorale a Bari per la conclusione del congresso eucaristico nazionale. E poi l’appuntamento a cui il papa tiene sicuramente di piu’, la giornata mondiale della gioventu’ a Colonia, per la quale era previsto un viaggio di almeno cinque giorni, dal 17 al 21 agosto. Due appuntamenti fortemente in dubbio, al momento. Se lo schema che verra’ seguito sara’ quello della settimana santa, il papa potrebbe delegare i suoi piu’ stretti collaboratori a rappresentarlo e ed essere presente in collegamento video: ma anche per questo bisognera’ vedere l’evoluzione dello stato di salute di Karol Wojtyla.