Berlusconi: «Sono fuori dal gruppo»


MILANO.- Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha definito «un fatto inconsistente» il caso oggetto dell’inchiesta della procura di Milano sulla compravendita dei diritti tv di Mediaset, della cui gestione ha ribadito di non occuparsi più dal 1994.


– Da quando sono entrato in politica sono sempre rimasto fuori dalla gestione del mio gruppo – ha risposto Berlusconi in un’intervista pubblicata ieri da Repubblica e da La Stampa -. Adesso mi chiamano in causa per una vicenda di 12-15 anni fa. Un fatto inconsistente: nessuno può averne ricevuto un danno, visto che la società non era ancora quotata in borsa. Tanto più che si parla di un valore volatile come quello dei diritti cinematografici.


– Io sono fuori dal gruppo dal 1994, non entro nella gestione, sono solo l’azionista, stacco cedole– ha detto a Repubblica.


Il troncone principale dell’inchiesta milanese – condotta dai pm De Pasquale e Roblefo – riguarda la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off-shore nel 1994-1996. Le indagini si sono poi estese fino al 1999.


In uno stralcio dell’inchiesta, la procura ha ipotizzato che Berlusconi, indagato insieme ad altre due persone di cui non si conosce l’identità, abbia offerto del denaro all’avvocato inglese David Mills, consulente del gruppo – indagato in questo stralcio per falsa testimonianza – perché in veste di testimone non spiegasse alla procura il meccanismo delle società off shore legate alla compravendita dei diritti televisivi.


– Si possono lanciare accuse del genere quando gli azionisti del gruppo hanno quasi quadruplicato il valore delle loro azioni? Mi chiedo: perché in questo momento hanno voluto chiamarmi in causa quelli della procura di Milano? E ho una sola risposta: le elezioni – ha dichiarato Berlusconi a La Stampa.