HCR3: la vera storia degli italo-americani


New Hampshire Quest’anno lo Stato americano del New Hampshire si è ritrovato ad affrontare delle problematiche particolari, che vanno al di là dello stanziamento di fondi per l’educazione e della salute. A questo proposito, la giornalista del «Seat Coast» Kathleen D. Bailey ha dedicato un articolo alla legislatura di questo Stato, focalizzando la propria attenzione su alcuni progetti di legge non ancora resi noti nel Paese.


Fra questi, viene citato quello di due rappresentanti del Senato, Leo Pepino e Anthony Di Fruscia, garanti di una risoluzione, la HCR3, che chiede di condurre una revisione per fornire al pubblico informazioni inerenti alle restrizioni e ai maltrattamenti subiti dai cittadini italo-americani durante la Seconda Guerra mondiale.


Durante quel periodo, più di 500.000 italiani hanno prestato servizio militare in guerra rappresentando gli USA, mentre oltre 600.000 italo-americani sono stati soggetti a persecuzioni, arresti e internamenti nei campi di concentramento. Nel 1988, il governo degli Stati Uniti ha promulgato una legge di riparazione che ha ricompensato con più di un miliardo di dollari i cittadini giapponesi-americani, riconoscendo i loro maltrattamenti nel periodo della guerra. Così non è stato per gli italo-americani. Pepino e Di Fruscia hanno cercato di riportare alla luce questa importante questione, ma – secondo la giornalista – il Federal Bureau of Investigation ha rifiutato di rivalutare i documenti sulla natura degli eventi .


Pepino e Di Fruscia, durante un’intervista, non hanno nascosto la loro amarezza sul fatto che molti americani non conoscano bene questo capitolo della storia. Ciononostante, la loro proposta di legge non è stata approvata.