Perla Nakamura, festa Reggina


REGGIO CALABRIA,

Tanta noia, poco bel calcio e troppe interruzioni. Le due squadre vivono situazioni differenti, ma si mettono d’accordo per far registrare il maggior numero di sbadigli. Tutto ciò che capita è frutto di errori delle due formazioni e solo il gol che regala la vittoria alla Reggina merita di essere ricordato. L’unico problema è per il Chievo: così non va e la salvezza ovviamente si complica ancora di più se si considera che i gialloblù non segnano da 350 minuti.Due allenatori alle prese con situazioni opposte. Mazzarri e la Reggina godono di tranquille posizioni di classifica e non hanno problemi di giocatori; il Chievo invece è nelle zone difficili della graduatoria e Beretta, tra infortuni (Malagò e Zanchetta) e squalificati (Baronio, Brighi, Moro), deve varare un Chievo d’emergenza. Il primo tempo vede la Reggina in grande difficoltà difensiva, ma i gialloblù nel giro di due minuti (tra il 13’ e il 15’) non riescono a sfruttare le opportunità. Gli amaranto in avanti hanno poche idee e solo da punizioni e calci d’angolo riescono a impensierire Marchegiani. Al 31’ il portiere del Chievo è strepitoso nel bloccare il tiro di Paredes, ma dieci minuti più tardi è costretto a guardare la perfetta punizione di Nakamura. Il tiro del giapponese è una perla alla Baggio e regala ai reggini un vantaggio generoso per quello che si è visto in campo (ben poco causa le numerose interruzioni per scontri di gioco fortuiti).


Reggina (3-4-2-1): Pavarini 6,5, Zamboni 6, De Rosa 6, Franceschini I. 6, Mesto 6 (45′ st Cannarsa sv), Mozart 6, Paredes 6, Balestri 6,5, Tedesco 6, Nakamura 6,5, Bonazzoli 6,5. (8 Soviero, 23 Esteves, 15 Zeytulaev, 7 Veron, 77 Boudianski, 9 Borriello). All. Mazzarri 6.


Chievo (4-4-2): Marchegiani 6, Mensah 6, Mandelli 6, D’ Anna 5,5, Lanna 5, Semioli 6 (32′ st Franceschini D. sv), Sammarco 5,5, Fusani 5,5, Luciano 6; Tiribocchi 5, Cossato 6 (27′ pt Amauri 5). (34 Marcon, 6 Potenza, 10 Zanchetta, 28 Marchesetti, 31 Pellissier). All. Beretta 5,5.



Arbitro: Pieri di Genova.



Rete: 41′ pt Nakamura.



Angoli: 8-5 per la Reggina. Ammoniti: Tiribocchi, Franceschini, Sammarco, De Rosa, Fusani e D’ Anna, tutti per gioco falloso. Recupero: 3′ e 3′ Spettatori: poco piu’ di 15 mila per un incasso di oltre 253 mila euro.



IL GOL Nakamura, su punizione dal limite, trova l’ angolo giusto per infilare in pallone in rete. (ANSA).



  Walter Mazzarri “commenta soddisfatto il successo contro il Chievo: “Anche oggi, in avvio, abbiamo corso qualche rischio. Se il Chievo fosse passato in vantaggio avremmo visto forse una partita sulla falsariga delle ultime nostre prove. Ma siamo riusciti a non subire” . Un elogio per il goleador di giornata, Nakamura: “Si merita questo e altro, finora non era stato fortunato ma oggi ci ha regalato un gol che vale sei punti” .


La ripresa non si discosta molto dai primi 45’: confusione in campo, poco gioco e tanti errori da una parte e dall’altra. In più le interruzioni per infortuni continuano a scandire una partita certamente non da classificare tra le “indimenticabili”. Il Chievo patisce la mancanza dei punti di riferimento a centrocampo e non riesce a creare azioni lineari, la Reggina invece non forza la mano per chiudere la gara. Un palo al 20’ e una incredibile occasione sprecata, entrambe da Bonazzoli, al 28’ creano piccoli sussulti a un pomeriggio poco intenso e molto noioso, in pratica da dimenticare. Ma ciò che conta alla fine è il risultato e in buon esercizio di cinismo la Reggina può fare gran festa: vittoria che regala quota 35 a Mozart e compagni, ottenuta senza troppi sforzi. In casa i calabresi sono implacabili (24 punti ottenuti con 7 vittorie) e l’1-0 sul Chievo vale doppio perché ottenuto su un’ipotetica concorrente per la salvezza (ma se il livello è questo, i reggini possono davvero dormire sonni tranquilli) e dopo 4 turni senza la gioia dei 3 punti.