Il Brescia respira con Cavasin

BRESCIA. –Ha vinto il Brescia, la squadra che in settimana aveva vissuto il cambio d’allenatore e che quindi si attendeva la famosa scossa; ha perso il Cagliari, la squadra che in trasferta ha collezionato finora soltanto tre punti: insomma, mai copione fu piu’ rispettato come in Brescia-Cagliari. Cavasin, subentrato a De Biasi mercoledi’ scorso, si gode tre punti d’oro, quelli che permettono al Brescia di agganciare il Parmae di riscoprire il sapore di una vittoria che mancava dal 5 dicembre scorso. E in casa, i tre punti mancavano addirittura dal 6 novembre scorso. Nell’immediato quindi, la cura Cavasin ha subito dato gli effetti sperati, anche grazie a scelte tattiche azzeccate, dal modulo (un 3-5-2 molto duttile, spesso tendente al 4-4-2) alla posizione di determinati giocatori: ad esempio, Sculli, schierato nel ruolo di interno sinistro, si e’ segnalato come tra i migliori in campo. Ciliegina sulla torta poi, si e’ sbloccato anche Caracciolo, che non andava in gol da oltre due mesi. Occorre pero’ aggiungere che al Brescia oggi e’ girato tutto per il verso giusto, fortuna compresa, visto che alcune decisioni arbitrali sono apparse tutte favorevoli al Brescia: l’esordiente arbitro De Marco ha sorvolato sul primo gol, viziato da un tocco di mano di Zoboli, mentre la doppia ammonizione, con conseguente espulsione, di Budel, e’ apparsa almeno discutibile. Unica eccezione, quando l’arbitro ha sorvolato su un evidente fallo da rigore in area di Maltagliati su Delvecchio. In ogni caso nel dopo-partita il presidente dei sardi Massimo Cellino si e’ lamentato, con toni comunque pacati, dell’operato dell’arbitro. Analizzando il match su sponda cagliaritana, la formazione di Arrigoni ha senz’altro pagato l’assenza di Langella e la scarsa vena di Esposito e Suazo oltre che il pessimo assortimento in difesa della coppia Maltagliati-Loria, una coppia che ha combinato guai a piu’ riprese. Paradossalmente, i rossoblu’ sono sembrati piu’ in palla una volta trovatisi in inferiorita’ numerica dopo l’espulsione di Budel al 9′ della ripresa: nella seconda meta’ del secondo tempo hanno infatti creato i grattacapi maggiori ad un Brescia che come d’improvviso si era fatto assalire dalla cosiddetta paura di vincere. La cronaca si apre con il gol del Brescia: al 5′ Wome calcia un angolo dalla bandierina di destra, mischia in area, palla a Zoboli che in girata dopo aver intercettato il pallone con una mano mette la palla all’incrocio. Vivaci, ma inascoltate, le proteste cagliaritane. E’ avvelenato su ogni pallone il Brescia ed un paio di minuti piu’ tardi e’ Di Biagio ad andare alla conclusione con un rasoterra che esce di poco. Come di poco sorvola la traversa un magnifico tiro al volo di Caracciolo al 30′. Il Cagliari e’ la pallida ombra di se stesso e per sua fortuna al 38′, il signor De Marco sorvola sull’ ‘abbraccio’ in area di Maltagliati a Delvecchio. Gli ospiti si segnalano per la prima volta al 42′ con un rasoterra di Abeijon. Nella ripresa, la gara si fa piu’ equilibrata. Al 2′, Castellazzi smanaccia in angolo su punizione di Zola calciata dalla trequarti. Sette minuti piu’ tardi, l’espusione di Budel che secondo De Marco atterra fallosamente Sculli sulla sinistra: il centrocampista rossoblu’ rimedia cosi’ il secondo giallo. La spinta della disperazione porta il Cagliari ad andare a concludere a ripetizione, con Bianchi (bravo Castellazzi) e con Conti poi (bravo Adani). In mezzo, una traversa scheggiata da Caracciolo che poi firma al 46′ il 2-0: palla filtrante di Di Biagio e l’Airone insacca di testa in tuffo.