Autogol di Zamboni nasconde affanno del Milan


REGGIO CALABRIA. Doveva essere la partita della svolta per Carlo Ancelotti. E se si guarda al risultato forse lo e’ stata, visto che il Milan e’ riuscito a vincere la’ dove Reggina e Roma erano uscite battute e l’ Inter con un solo punto.


Tre punti che consentono ai rossoneri di rimanere nella scia della Juve. Ma sotto il piano del gioco, la gara contro la Reggina dovra’ essere archiviata in fretta.


Troppo brutta per essere vera.


I rossoneri sono apparsi lenti, prevedibili, macchinosi e con piu’ di un uomo sotto tono, a cominciare da Kaka’, stasera persino incapace di chiudere un contropiede in quattro contro uno. A decine si sono contati i passaggi sbagliati dai milanisti.


Una prestazione non all’ altezza, in definitiva, che non puo’ essere spiegata con la sola assenza di Pirlo.


Cosi’ come non puo’ essere stata la tensione di dover fare risultato a tutti i costi a condizionare la gara di Maldini e compagni.


Ancelotti dovra’ rivedere qualcosa all’ interno del suo Milan, ma intanto ringrazia la buona sorte, apparsa nelle sembianze di Zamboni, autore dell’ autogol che ha deciso la gara, e si gode i tre punti ed il distacco invariato dalla Juve.


La Reggina, di contro, perde l’ imbattibilita’ dopo sette gare, impostando la gara come sua consuetudine: difesa attenta, centrocampo mobile e pronto al pressing e Bonazzoli terminale offensivo.


A scompaginare i piani di Mazzarri e’ stato Zamboni. Sotto di un gol e con la necessita’ di rimontare i campioni d’ Italia, gli amaranto hanno palesato difficolta’ offensive, con Paredes chiamato nell’ insolito ruolo di seconda punta nel finale.


La Reggina si presenta in campo con Zamboni, preferito a Cannarsa e Tedesco al posto di Nakamura, con Paredes impiegato come trequartista.


Nel Milan Pirlo, come nelle previsioni, viene sostituito da Ambrosini, mentre sulla destra della difesa c’ e’ Cafu. Pavarini si scalda subito con un’ uscita di testa fuori area per anticipare Crespo lanciato da Seedorf (3′) e si ripete 4′ dopo sempre con l’ attaccante argentino.


La Reggina, pero’, non sta a guardare e un minuto dopo un cattivo controllo di Mesto consente il recupero, anche se falloso, di Nesta, rimasto solo contro due avversari.


Paradossalmente e’ la Reggina a fare gioco e Dida (17′) e’ costretto ad un intervento in due tempi per respingere prima un tiro di Colucci e poi per anticipare Bonazzoli sulla ribattuta.


La gara stenta a decollare e cosi’ si arriva al tiro piu’ per iniziative estemporanee che per un gioco corale.


E’ il caso di Kaladze che scambia bene al limite e conclude angolato, Pavarini respinge. La Reggina regge bene il confronto e cosi’ l’ equilibrio e’ spezzato da un episodio: Seedorf (39′) cerca un compagno in area che non c’ e’ con un passaggio filtrante, Zamboni va al rinvio di sinistro, ma svirgola e beffa il suo portiere con un pallonetto all’ indietro imprendibile. Incassato il gol la Reggina cerca subito il pari con Bonazzoli (42′), ma Dida e’ attento.


Cosi’ come lo e’, sul fronte opposto, Pavarini che in uscita bassa anticipa (43′) Crespo ben lanciato da Shevchenko. La Reggina che si presenta nella ripresa sembra frastornata ed il Milan prova a dare piu’ intensita’ per chiudere il discorso, ma senza la necessaria velocita’ e le idee chiare.


Gli errori si sprecano e Maldini (11′) su rilancio lungo di Pavarini prova ad imitare Zamboni costringendo Dida ad allungarsi per non farsi superare da un retropassaggio di testa.


Passa un minuto e la Reggina crea una ghiotta occasione, ma Bonazzoli, solo in area non riesce ad arrivare sul suggerimento di Mesto. Mazzarri getta nella mischia, nell’ ordine Nakamura, Borriello ed Esteves. Ancelotti risponde con Stam, Serginho e Rui Costa, ma i portieri continuano a restare inoperosi. Anche quando Kaka’ (34′) parte in contropiede in superiorita’ numerica. Al momento dell’ apertura decisiva per Shevchenko, De Rosa intercetta e sventa la minaccia.


La Reggina ci prova ancora con Balestri (38′), a lato, e Bonazzoli (40′) che di testa centra Dida.


La gara si conclude con un contropiede milanista orchestrato da Rui Costa, ma si vede che per i rossoneri non e’ serata: Serginho prova il pallonetto facendoselo parare da Pavarini.


REGGINA-MILAN 0-1


Reggina (3-5-1-1):

Pavarini 6,5, Zamboni 5,5, De Rosa 6,5, Franceschini 6,5, Mesto 5,5 (14′ st Nakamura 5,5), Paredes 6, Mozart 6,5 (32′ st Borriello sv), Tedesco 5,5, Balestri 6, Colucci 5,5 (39′ st Esteves sv), Bonazzoli 6. (8 Soviero, 2 Cannarsa, 4 Piccolo, 77 Boudianski). All. Mazzarri 5,5.


Milan (4-4-2): Dida 6, Cafu 6 (17′ st Stam 6), Nesta 6, Maldini 6, Kaladze 6, Gattuso 6, Ambrosini 5,5, Kaka’ 5,5 (37′ st Rui Costa sv), Seedorf 6, Shevchenko 5,5, Crespo 5,5 (32′ Serginho 5,5). (17 Abbiati, 26 Pancaro, 24 Dhorasoo, 15 Tomasson). All. Ancelotti 6.



Arbitro: Racalbuto di Gallarate 6.



Reti: nel pt 39′ Zamboni (aut.). Angoli: 6-3 per il Milan. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: Nesta, Paredes, Kaka’ per gioco falloso, Ambrosini per proteste. Note: Prima dell’ inizio della gara, nella curva dei tifosi reggini sono stati srotolati degli striscioni che hanno disegnato il panorama del lungomare di Reggio Calabria. Spettatori: 20 mila.



I GOL39′ Seedorf tenta un passaggio filtrante in area senza pretese, ma Zamboni svirgola malamente il rinvio che diventa un pallonetto imprendibile per Pavarini.


Alessandro Nesta: «Un risultato che conta, quanto una vittoria sulla Juve nello scontro diretto che opporra’ Juve e Milan a quattro giornate dalla fine del campionato. La pensa cosi’ Alessandro Nesta dopo l’1-0 conquistato sul campo della Reggina che consente al Milan di rimanere a due punti dalla Juventus: ”rimanere li’ oggi – spiega il difensore ai microfoni di Sky – e’ troppo importante”. ”Nel primo tempo – ammette Nesta – siamo andati in vantaggio in maniera fortunata, ma avremmo potuto segnare altri gol in contropiede. E’ un momento che alterniamo partite bellissime a meno belle, ma la brillantezza e’ probabilmente un problema mentale, non certamente fisico”.