ROMA, -Un ragazzo su 3 (il 31,7 per cento dei giovani) si accontenta della licenza media e non prosegue gli studi. Il primato della scolarizzazione ai minimi livelli spetta al Sud. Lo afferma TuttoscuolaNews su dati Istat.
Secondo l’indagine, il sud ha perso a favore del nord anche il record per numero di laureati.
Considerando i giovani fra 20 e 29 anni (7,7 milioni), un terzo si e’ fermato alla scuola dell’obbligo. E’ il 38,9 per cento degli under 30 in Sardegna, 36,3 per cento in Puglia, 35,1 per cento in Sicilia, 34,6 per cento in Campania. Sotto la media anche valdostani, altoatesini e lombardi. Meglio umbri, laziali e abruzzesi fra 22,8 per cento e 25,9 per cento.
La provincia dove ci si ferma prima e’ Oristano (41 per cento), poi Nuoro (40,8 per cento) e Bolzano (39,6 per cento). Aree di eccellenza sono L’Aquila, Terni, Perugia, Roma, con percentuali ferme al 22-24 per cento. Il record di laureati non si trova piu’ al centro-sud, ma al nord. Oltre i 30 anni, quasi 8 italiani su 100 hanno una laurea, con l’incidenza maggiore nel Centro-sud: 11,5 per cento nel Lazio (Roma 13,4 per cento), 8,5 per cento in Calabria, 8,4 per cento in Campania, 7,9 per cento in Sicilia. Al Nord l’unica a rompere il primato e’ la Liguria con 8,4 per cento.
Situazione capovolta se si considerano i laureati con meno di 30 anni: in testa liguri, emiliani, lombardi; mentre calabresi, campani e siciliani sono precipitati agli ultimi posti. I laziali perdono la leadership e retrocedono al quarto posto.
La provincia con la piu’ alta percentuale di laureati con meno di 30 anni e’ Bologna. Roma passa dal primo al 7/o posto, dopo Bologna, Genova, Milano, Parma, Trieste e Piacenza. In fondo 4 province siciliane (Palermo, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento) e 3 sarde (Cagliari, Nuoro, Oristano) dove e’ laureato solo il 3-4 per cento degli under 30.