Permessi di lavoro anche al Venezuela

ROMA – Ci sono anche 30 mila ingressi riservati ai lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela nelle circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che disciplinano gli ingressi di lavoratori comunitari ed extracomunitari nel nostro paese per tutto il 2005. Tali circolari, infatti, contengono le «disposizioni applicative e le modalità con cui i datori di lavoro interessati ad effettuare le assunzioni e gli stranieri interessati ad ottenere – nei casi consentiti – l’attestazione per la conversione del proprio permesso di soggiorno devono presentare le correlative domande».
La quota totale stabilita è di 159 mila nuovi ingressi per lavoro subordinato, sia stagionale che non, di lavoratori cittadini dei nuovi stati membri della UE ed extracomunitari. Quota che, si legge nel comunicato del Ministero, «non sarà ripartita a livello regionale, quindi ai fini del rilascio delle autorizzazioni, gli Uffici provinciali dovranno avvalersi del contatore unico nazionale».
«Il via libera all’ingresso di 159.000 lavoratori, metà neocomunitari e metà extracomunitari dei quali 24.800 lavoratori subordinati stagionali residenti fuori dall’Unione già ripartiti tra le Regioni, è una risposta alla necessità di conciliare il rigore nei confronti della clandestinità con i cambiamenti di una moderna economia post-industriale dove l’immigrazione legale è una risorsa per lo sviluppo economico e sociale». È stata la reazione della Coldiretti che ha poi precisato come per i «79.500 lavoratori che non fanno parte dei Paesi entrati nel 2004 a far parte dell’Unione Europea, la circolare prevede 24.800 autorizzazioni stagionali ripartiti regione per regione».
Per quanto riguarda la quota riservata ai connazionali che vivono in Sud America, in particolare 15 mila saranno gli ingressi autorizzati per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona, 2.500 per lavoro autonomo, 200 per lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo.
«Non appena sarà pubblicato il regolamento di attuazione della legge Bossi Fini – dicono ancora dalla Coldiretti – sarà necessario emanare il decreto flussi per completare le autorizzazioni di ingresso concesse a lavoratori extracomunitari stagionali nella misura necessaria a far fronte alle esigenze annuali delle imprese. Lo scorso anno – continuano – sono state accordate, attraverso tre distinti provvedimenti, complessivamente 115.500 autorizzazioni di ingresso in Italia a lavoratori immigrati». Una cifra che ha corrisposto ad un aumento, rispetto al 2003, del 45 per cento.