A Castelfondo, in Trentino, nessuno vuol fare il sindaco. Paese commissariato

Trentino

TRENTO. – C’è un paese che verrà commissariato perché nessuno vuole fare il sindaco. Nessuna lista per le amministrative alle porte, il 10 maggio. E’ Castelfondo, in Trentino, un centro dell’alta Val di Non, a quasi un migliaio di metri di quota, con poco più di 600 abitanti che vivono principalmente coltivando alberi da frutto, allevando mucche e producendo latticini.

Nessuno vuole prendersi la briga di fare il sindaco o il consigliere. Non perché ci siano state liti o chissà quali mosse politiche. Semplicemente non ci sono persone disponibili, e perciò le elezioni comunali non si faranno. La procedura prevede il commissariamento del Comune per sei mesi e l’ indizione di una nuova consultazione amministrativa per novembre.

Il sindaco uscente, Nadia Ianes, lascia dopo dieci anni alla guida dell’amministrazione locale. “Ero indecisa sulla possibilità di ricandidarmi, poi ho pensato di dire basta e di dedicarmi alla mia famiglia. Adesso mi spiace sia questa la situazione” spiega, facendo capire che il suo impegno l’ha messo per un tempo lungo e che ora sperava nella disponibilità di altri. Vuoto dunque il suo posto, così come quelli dei quattro assessori, che insieme ad altre dieci persone componevano il Consiglio comunale, quindici in tutto di due liste civiche.

La disaffezione per la politica, sempre più spesso misurata con il calo dei votanti a ogni appuntamento elettorale, ha portato, in questo caso, all’assenza totale di candidati da eleggere. A Castelfondo l’affluenza alle urne, nelle ultime consultazioni, era stata in calo ma in linea con l’andamento regionale e nazionale. Alle amministrative del 2010 gli elettori risultavano 526 e i votanti 441, l’83,84%. A quelle del 2005 gli elettori erano 523 e i votanti erano stati 455, cioè l’87%. Alle provinciali del 2013 gli elettori erano 506 e i votanti erano stati 336, il 66,4%, a fronte del 74,11% delle precedenti provinciali del 2008 e dell’80,34% delle politiche del 2013. Percentuali in linea con la media del Trentino, che aveva visto alle provinciali del 2013 una media di votanti del 62,82%, alle precedenti provinciali del 2008 il 73,13% dei votanti e alle politiche del 2013 l’80,04% di affluenza.

Attiva è stata anche la partecipazione dei cittadini alle iniziative locali, come in occasione dell’ arrivo in Trentino di alcuni profughi con Mare Nostrum. Alcuni di loro erano stati accolti in paese, dal 2014 fino a venti giorni fa e non erano mancati incontri e iniziative con la partecipazione dei residenti.

(di Claudia Tomatis/ANSA)

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