Torino, la quarta vittoria di fila profuma d’Europa

Soccer: Serie A; Verona - Torino
VERONA. – Profumo d’Europa per il Torino di Ventura: i granata sbancano Verona conquistando la quarta vittoria consecutiva e il nono risultato utile di fila, confermando di essere una delle formazioni più in forma del campionato. Nella prima frazione Martinez sfrutta le amnesie difensive del Verona, nella ripresa il rigore di Quagliarella e il gran contropiede di El Kaddouri vanificano l’ennesimo acuto di Toni. Il Torino gioca meglio del Verona. Le due squadre si affrontano con schemi speculari, ma i granata hanno dalla loro una migliore fase difensiva e una condizione fisica più tonica rispetto a quella di un Verona che sembra correre di meno ed essere soprattutto ballerino davanti a Benussi. L’acuto di Martinez ne è la prova fedele. Il centrocampo del Torino scambia palla in velocità, Martinez è determinato nell’andare a cercare la palla, ma l’errore di Marquez è evidente. Il Verona arranca. Forse la squadra gialloblù – che vede pericolosamente avvicinarsi la zona retrocessione – paga anche alcune errate valutazioni nel mercato estivo. Marquez e Saviola, annunciati da carriere invidiabili, sono giunti in riva all’Adige come due grandi stelle che sinora non hanno mai brillato. L’argentino contro il Torino è stato impalpabile, ma per lui c’e’ l’attenuante di un feeling con Mandorlini mai nato. Per Marquez la delusione è più profonda. In difficoltà continua e anche contro Martinez e Quagliarella, due ottimi giocatori, ma non certo i migliori attaccanti del campionato, sempre in ambascie. Di contro il Torino là dietro è garanzia, con Moretti, Bovo e Glick che per un’ora buona mettono la museruola a Toni. Poi in avanti Martinez cresce e Quagliarella è tornato a vedere la porta con continuità. Il Torino vede l’Europa e proprio quando si entra nel vivo dell’Europa League i granata alzano il ritmo in vista della sfida al Bilbao. Per il Verona un campanello d’allarme preoccupante. La squadra non e’ lucida, di salvatori della Patria, Toni a parte, non ce ne sono e per Mandorlini i tempi si annunciano davvero bui.

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