Ucraina: Putin tuona contro Kiev, “non vuole la pace”

UCRAINA DI NUOVO IN FIAMME, RAZZI FANNO STRAGE A MARIUPOL

MOSCA. – Vladimir Putin torna a gettare benzina sui già infuocati rapporti tra Mosca e Kiev. In un incontro con gli studenti di un’università della sua San Pietroburgo, il leader del Cremlino ha riservato parole al vetriolo alle autorità ucraine, accusandole di non voler “seguire la via della soluzione pacifica” del conflitto nel Donbass. Secondo il presidente russo, il governo filo-occidentale ucraino avrebbe anzi “approfittato della tregua esclusivamente per riorganizzarsi” provocando la recente escalation delle violenze che potrebbe costare alla Russia – accusata di sostenere i ribelli con armi e uomini – nuove sanzioni da parte di Ue e Usa. E che sta anche mettendo a ferro e fuoco il sud-est ucraino: dove Kiev ha introdotto proprio oggi lo stato di emergenza. Non solo: Putin – che vuole esorcizzare a tutti i costi l’ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica – ha anche definito l’esercito ucraino una “Legione straniera della Nato”, che ha “obiettivi legati al contenimento geopolitico della Russia”. Puntuale è arrivata la replica del numero uno dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, che ha definito “senza senso” le affermazioni dell’uomo forte di Mosca. Semmai – ha tuonato Stoltenberg dopo una riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina – “le forze straniere” nel sud-est “sono russe” dato il “forte aumento di forniture di equipaggiamento pesante” ai ribelli da parte del Cremlino. Intanto la situazione nel Donbass si fa sempre più difficile, e oggi la roccaforte dei separatisti, Donetsk, è stata a lungo sotto il fuoco dell’artiglieria. E’ proprio l’inasprirsi dei combattimenti che ha portato il governo ucraino a introdurre lo stato di emergenza nelle regioni “separatiste” di Lugansk e Donetsk e lo stato di “alta allerta” in tutto il Paese. Niente a che vedere con l’introduzione della legge marziale, ha subito sottolineato il premier Arseni Iatseniuk, precisando che “l’obiettivo” è “coordinare pienamente l’attività di tutti gli organi statali per garantire la sicurezza dei cittadini”. Kiev ha quindi annunciato la creazione di un Comitato nazionale di emergenza – presieduto dallo stesso Iatseniuk – e di comitati simili a livello regionale. La decisione arriva dopo la strage di due giorni fa a Mariupol, dove una raffica di missili Grad e Uragan ha ucciso 30 civili. I feriti sono invece 105, di cui 12 in gravi condizioni. Proprio la popolazione civile sta pagando un prezzo molto alto nel conflitto del sud-est, dove finora hanno perso la vita piu’ di 5.100 persone. Sia i filorussi che le truppe di Kiev (al cui fianco combattono battaglioni di volontari nazionalisti) sono accusati di aprire il fuoco sui centri abitati, ma per quanto riguarda il massacro di sabato scorso l’Osce sembra non avere dubbi: i razzi sono partiti dalle postazioni dei ribelli. Anche se il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha accusato l’Occidente di servirsi “cinicamente” delle “tragedie” per “distorcere la verità” e “alimentare l’isteria antirussa”. Gli scontri intanto proseguono e con loro la scia di sangue. Kiev sostiene di aver perso sette militari nelle ultime 24 ore, e i ribelli denunciano a loro volta la morte di 13 dei propri uomini. Mentre si ha notizia dell’uccisione di almeno quattro civili oggi: due a Donetsk e altri due nella regione di Lugansk. I continui bombardamenti hanno inoltre fatto temere per la sorte di 496 minatori, rimasti intrappolati sotto terra dopo che un proiettile d’artiglieria ha centrato la stazione elettrica della miniera della periferia di Donetsk dove stavano lavorando: ma poi fortunatamente un rappresentante dei separatisti ha assicurato che sono stati tutti tratti in salvo. Il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, ha convocato per giovedì un Consiglio straordinario degli esteri. E la minaccia di nuove sanzioni da parte di Bruxelles e Washington pende su Mosca come una spada di Damocle accelerando – assieme al crollo del prezzo del petrolio – la caduta libera del rublo. (di Giuseppe Agliastro/ANSA)

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