Afghanistan: i soldati Usa combatteranno ancora per un anno

British military personnel depart Camp Bastion

NEW YORK. – Il 31 dicembre in Afghanistan finisce l’operazione ‘Enduring Freedom’ e il primo gennaio inizia l’operazione ‘Resolute Support’, ma per i circa 9.800 soldati americani che restano sul territorio afghano, non cambia molto. Il presidente Barack Obama li ha infatti autorizzati a svolgere missioni di combattimento, almeno per un altro anno. In base ad un ordine firmato quasi in segreto dal Commander in chief, nel 2015 le forze Usa in Afghanistan potranno dunque ancora attaccare i talebani o altri gruppi che minaccino le forze e i civili Usa o il governo afghano, e anche utilizzare contro di loro i caccia F-16, i bombardieri B-1B e i droni Predator e Reaper. La decisione del presidente è trapelata alcune settimane fa sulle pagine del New York Times, a cui una fonte della amministrazione citata in forma anonima ha confermato che davanti a “talebani che minaccino direttamente le forze degli Stati Uniti o di Paesi membri della coalizione, o forniscano sostegno diretto ad al Qaida, prenderemo le misure appropriate, per la sicurezza degli americani”. Anche se, ha detto la stessa fonte, le forze Usa non compiranno più azioni offensive e “non colpiremo più i belligeranti solo perchè sono talebani”. Lo scorso maggio Obama aveva annunciato che dal gennaio del 2105 resteranno in Afghanistan 9.800 soldati americani (insieme a circa 4.000 militari degli alleati Nato tra cui Germania, Italia e Turchia), con lo scopo principale di addestrare e assistere le forze di sicurezza afghane. Si tratta di un contingente che sarà poi ridotto della metà nel corso dell’anno. Coloro che rimarranno faranno base principalmente a Kabul e a Bragram, per poi essere a loro volta ritirati entro la fine del 2016, prima che Obama termini il suo secondo mandato alla Casa Bianca. Dopo di allora, gli Usa manterranno in Afghanistan dei consiglieri militari che lavoreranno con il governo di Kabul, ma il loro incarico non è stato ancora definito chiaramente. Ma Obama ha poi cambiato orientamento, affermano fonti della amministrazione, dopo la rapida e di fatto incontrastata avanzata dei jihadisti dello Stato islamico in Iraq, la cui minaccia ha scatenato dure critiche contro il presidente americano, accusato in particolare dai repubblicani di aver ordinato il ritiro delle truppe Usa dal Paese prima che l’esercito iracheno fosse realmente pronto ad affrontare attacchi islamisti.

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