“Valuterò quadro politico in base agli sviluppi”

ROMA – Saranno “i prossimi sviluppi dell’attività parlamentare” che consentiranno di “valutare concretamente la effettiva evoluzione del quadro politico-istituzionale”. Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine dei colloqui che si sono svolti al Quirinale con le forze politiche di maggioranza e opposizione.


Alle forze politiche tanto di maggioranza quanto di opposizione “appartiene interamente la libertà di assumere le rispettive determinazioni in Parlamento e le responsabilità che ne conseguono rispetto agli interessi generali dell’Italia e dell’Europa, in una crisi finanziaria ancora gravida di incognite” afferma ancora Napolitano.


Forze politiche tra le quali, aggiunge il Capo dello Stato, “permane il contrasto”: quelle di opposizione “considerano necessaria una nuova compagine di governo, su basi parlamentari più ampie e non ristrette ad un solo schieramento come condizione di credibilità e attuabilità degli obiettivi assunti dall’Italia”; quelle di maggioranza “confermano la loro fiducia nell’attuale governo, giudicandolo senza alternative e in grado, allo stato attuale, di portare avanti con il loro sostegno gli impegni sottoscritti, insieme con i doverosi adempimenti di bilancio”.

Alfano: “Governo legittimato a continuare fino al 2013”


Ieri in mattinata è salito al Quirinale il segretario del Pdl, Angelino Alfano per un incontro durato oltre un’ora. Con lui i capigruppo di Camera e Senato Maurizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.


– Al capo dello Stato abbiamo spiegato che abbiamo i numeri per governare fino al 2013 – riferisce Alfano -. Non può esserci un governo che è frutto di un giochino di palazzo. Questo esecutivo è legittimato ad andare avanti. Non dobbiamo resistere ma governare fino alla fine della legislatura. Abbiamo spiegato che intendiamo adempiere agli impegni assunti in sede europea con la lettera di intenti consegnata a Bruxelles – assicura il segretario aggiungendo che non c’è alternativa a questo governo e a Berlusconi. Alfano si rivolge al centrosinistra: “deve venire prima il bene dell’Italia e poi quello dei partiti, della maggioranza e dell’opposizione. Invito l’opposizione a tener conto della priorita’ dell’interesse del paese. Se ci sono cose giuste da fare , le si faccia senza mandare a casa Berlusconi”. Alfano spiega che è possibile allargare la maggioranza in Parlamento sui singoli provvedimenti per affrontare e superare l’attuale crisi economica.

Bossi: “Elezioni piuttosto che governo tecnico”


Napolitano ha incontrato anche una delegazione della Lega Nord Padania guidata dal segretario federale Umberto Bossi e formata dai ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli e dai presidenti dei gruppi parlamentari del Senato e della Camera, Federico Bricolo e Marco Reguzzoni. Nell’udienza al Quirinale non si è parlato della capacità del governo di reggere o meno ma, riferisce Bossi, “se noi preferiamo le elezioni, e noi abbiamo detto a Napolitano che preferiamo andare al voto” piuttosto che dare vita a un governo tecnico.