Black out di protesta contro il caro-bollette

ROMA – Sciopero della spesa e black out organizzato. In vista della protesta del prossimo 14 settembre, Intesaconsumatori ha diffuso le regole da seguire. In particolare, le associazioni dei consumatori insistono sui consumi elettrici, e chiedono di spegnere tutte le apparecchiature dalle 11,30 alle 11,35. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno diffuso un decalogo delle regole da seguire affinché l’uso di energia sia ridotto al minimo e lo sciopero riesca.


In un comunicato le associazioni spiegano che “è ora che il black out sia organizzato dai consumatori per protestare contro le bollette più care d’Europa”. Prima cosa da fare è spegnere radio e tv, “tanto più che a quell’ora ci sono solo repliche di vecchi telefilm”. Anche le spie luminose – come quelle dello stand by – vanno spente, perché possono incrementare i consumi energetici anche del 10%. Ancora, i consumatori sono invitati a non usare il bollitore e i rasoi elettrici. In cucina, la richiesta è di non usare lavatrice e lavastoviglie, aspettando magari la sera per poter far funzionare quegli elettrodomestici a pieno carico. Anche l’accensione del forno può essere rimandata di 5 minuti. Quello che non si può spegnere è il frigo, ma almeno si può fare a meno di aprirlo, sempre per risparmiare energia.


E ancora, per chi alle 11,30 fosse in casa, Intesaconsumatori chiede di non utilizzare l’asciugacapelli, spegnere stereo e hi-fi, staccare la segreteria telefonica, non stirare e, soprattutto, spegnere tutte le luci. A casa o in ufficio, no anche ai condizionatori: “E’ passata la stagione soffocante!”. E pausa dal computer. L’ultima richiesta è per chi avesse portato i bambini al parco: “Fateli correre liberi, ma lontano dalle giostre, almeno dalle 11,30 alle 11,35”.